Opera lirica in quattro quadri. Musica di Umberto Giordano. Libretto di Luigi Illica.
Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 28 marzo 1896
Andrea Chénier Angelo Villari, Samuele Simoncini
Carlo Gérard Angelo Veccia, Gangsoon Kim
Maddalena di Coigny Maria Teresa Leva, Federica Vitali
Bersi Shay Bloch
La contessa di Coigny/Madelon Alessandra Palomba
Roucher Alessandro Abis
Pietro Fléville/Mathieu Fernando Cisneros
Un Incredibile/L’abate poeta Marco Miglietta
Fouquier Tinville/Schmidt Gianluca Lentini
Il maestro di casa/ Dumas Davide Cucchetti
Direttore Francesco Pasqualetti
Regia Andrea Cigni
Scene Dario Gessati
Coreografie Isa Traversi
Costumi Chicca Ruocco
Luci Fiammetta Baldiserri
Assistente alla regia Luca Baracchini
Assistente alle scene Maddalena Moretti
Assistente ai costumi Federico Ghidelli
Maestro del Coro Massimo Fiocchi Malaspina
Coro di OperaLombardia
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Coproduzione Teatri di OperaLombardia, Teatro Verdi di Pisa, Teatro del Giglio di Lucca e Teatro Sociale di Rovigo
Nuovo allestimento
PODCAST TSC Un caffè all’opera
È uscita la seconda puntata di Un caffè all’opera, il podcast del Teatro Sociale di Como con il supporto di Caffè Milani e voce e curatela di Valentina Anzani di Opera Meet.
Il podcast non è esattamente una guida all’ascolto, piuttosto è una pausa caffè prima di andare all’opera e soprattutto è l’elenco di tutte le volte che ci si commuove a Teatro!
Non resta che scoprire la seconda puntata già online su Spotify!
- QUADRO I
L’azione si svolge nella serra del Castello di Coigny. Nonostante la rivoluzione francese sia già alle porte, la vita della nobiltà francese prosegue immutata e serena. La contessa di Coigny intende dare una festa nel suo castello. Il giovane servitore Gerard è intento ad addobbare la serra per la festa imminente e rimugina fra sé il disprezzo per i padroni. L’unico membro della famiglia che è oggetto del suo odio è la contessina Maddalena, della quale è segretamente innamorato. Alla festa prende parte il poeta Andrea Chénier che subisce le critiche di Maddalena poiché non scrive poesie alla moda. Il giovane difende con forza i suoi ideali contro i costumi corrotti dell’epoca, che stanno portando la società alla decadenza, e scongiura Maddalena, dalla cui giovinezza è rimasto colpito, rispettare di più un sentimento gentile come l’amore, ormai disprezzato dalla società. Maddalena, colpita dalle parole di Chénier, si scusa con il giovane. Inizia la festa, ma viene interrotta poco dopo dall’ingresso di un gruppo di mendicanti che Gerard ha fatto entrare. La contessa rimprovera il suo servo che, offeso, si toglie la livrea e si allontana con i suoi amici poveri. La festa riprende e gli invitati danzano la gavotta.
- QUADRO II
Si svolge a Parigi nelle vicinanze del ponte Peronnet nel periodo del terrore di Robespierre. Chénier, diventato un bersaglio del governo rivoluzionario, viene continuamente pedinato da un “Incredibile” messogli alle costole da Gerard, divenuto ormai un capo della rivoluzione. Una donna sconosciuta gli scrive da tempo chiedendo protezione. E’ Maddalena di Coigny, la cui madre è stata uccisa dai rivoluzionari, che è costretta a vivere nascosta e ridotta in povertà. Le offre aiuto la serva mulatta Bersi che si prostituisce per guadagnare dei soldi per sé e per l’ex padrona. Chénier viene invitato dall’amico Roucher a partire per evitare di essere catturato dai rivoluzionari, ma il giovane vuole prima conoscere la misteriosa donna delle lettere. Una sera, i due giovani si incontrano vicino al ponte e Chénier riconosce subito Maddalena; non è più la ragazza altera della festa, ma una donna profondamente cambiata. Fra i due divampa subito l’amore ma, all’improvviso, avvertito dall’”Incredibile”, irrompe Gerard, ancora innamorato di Maddalena. I due si affrontano in duello mentre Maddalena fugge. Chénier ferisce gravemente l’avversario e questi, per amore di Maddalena, consiglia al suo rivale di fuggire con la donna che ama, poiché è ricercato dai rivoltosi. Al popolo che accorre dichiara di non conoscere l’uomo che lo ha ferito.
- QUADRO III
Nel tribunale rivoluzionario. La Francia ha bisogno di denaro e soldati. Gerard, ormai guarito, cerca di convincere la folla a fare una donazione per la causa di eguaglianza nella quale crede fermamente. Una vecchia popolana cieca, Madelon, offre alla patria il suo unico nipote quindicenne, mentre l'”Incredibile”, rimasto da solo con Gerard, lo costringe ad accusare Chénier, che intanto era stato arrestato. Gerard è incerto, ma l’amore per Maddalena lo convince a denunciare il rivale. Maddalena, sconvolta, si offre a Gerard perché salvi la vita di Chénier. Questi, commosso, farà di tutto per salvare il giovane. Durante il processo, Chénier si difende da ogni accusa e Gerard, pentito di aver detto il falso allo scopo di sbarazzarsi del rivale, ritratta la denuncia. Questo però non basta a scagionarlo e Chénier viene condannato a morte. Maddalena, confusa tra la folla, piange disperatamente.
- QUADRO IV
Nel cortile della prigione. Andrea Chénier, assistito dall’amico Roucher, scrive i suoi ultimi versi mentre sta per morire. Gerard ha tentato di salvarlo, ma Robespierre non ha accettato di riceverlo. Aiutata da Gerard, Maddalena riesce ad ottenere un colloquio con Chénier e a corrompere la guardia. All’alba, quando i soldati vengono a prelevare i condannati, prende il posto di una prigioniera, Idia Legrey, e le dona il suo lasciapassare. Siede così sul carro dei condannati a fianco dell’uomo che ama. I due amanti si dirigono sereni verso la morte, rapiti nell’estasi del loro amore. In un angolo Gerard piange amaramente.