Melodramma in tre atti. Musica di Giuseppe Verdi. Libretto di Francesco Maria Piave, dal dramma Le roi s’amuse di Victor Hugo.
Prima rappresentazione: Venezia, Teatro La Fenice, 11 marzo 1851
Duca di Mantova Piero Pretti, Jenish Ysmanov
Rigoletto Ivan Inverardi, Luis Cansino
Gilda Irina Dubrovskaya, Natalia Roman
Sparafucile Eugeniy Stanimirov
Maddalena Alessandra Palomba
Giovanna Veronica Senserini
Il Conte di Monterone Pasquale Amato
Marullo Mirko Quarello
Matteo Borsa Saverio Pugliese
Il Conte di Ceprano Marian Reste
La Contessa di Ceprano Miriam Artiaco
Paggio Bianca Tognocchi
Usciere Adrien Charles Page
Direttore
Marco Guidarini
Regia, scene, costumi e disegno luci
Massimo Gasparon
Aiuto regia Matteo Mazzoni
Altro maestro del coro Salvatore Sciammetta
Coro AsLiCo del Circuito Lirico Lombardo
Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano
Coproduzione Teatri del Circuito Lirico Lombardo, Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi, Teatro dell’Aquila di Fermo
Nuovo allestimento in coproduzione con Associazione Arena Sferisterio di Macerata
Opera rappresentata con sovratitoli
Atto I
La storia è ambientata a Mantova nel secolo XVi. Durante una festa a palazzo ducale, il duca corteggia la contessa di Ceprano, ma è attratto anche da una fanciulla che ogni domenica si reca, in incognito, in chiesa. D’altronde, le donne sono per lui tutte da conquistare indistintamente, purché avvenenti. il gobbo Rigoletto, buffone di corte, provoca il conte di Ceprano, e i cortigiani meditano di punire la sua insolenza. il conte di Monterone, cui il duca ha sedotto la figlia, maledice Rigoletto per averlo dileggiato. intanto, nei pressi della sua casa, Rigoletto viene avvicinato di notte da un sicario, Sparafucile, pronto ad offrirgli i suoi servigi in caso di necessità. Solo, rigoletto confronta la sua lingua beffarda con la spada di Sparafucile, ma la maledizione di Monterone l’ha turbato, perché teme per l’incolumità di sua figlia Gilda. Nel tenero incontro tra padre e figlia, la giovane vorrebbe sapere chi è stata sua madre. Una donna simile ad un angelo, morta prematuramente – risponde addolorato Rigoletto. alla domestica Giovanna, Rigoletto raccomanda di vegliare su Gilda, ma allontanatosi Rigoletto, lascia entrare in casa il duca, che si presenta a Gilda sotto il falso nome di Gualtier Maldé, un povero studente, di cui la fanciulla, pur senza sapere chi sia, si è innamorata. i cortigiani intendono rapire Gilda da loro ritenuta l’amante segreta di Rigoletto, che tuttavia rientrando a casa li sorprende. Nel buio, Borsa fa credere a Rigoletto che voglia insieme ai suoi compagni rapire la contessa di Ceprano. rigoletto viene bendato perché tutti sono mascherati, ma i cortigiani rapiscono Gilda. Rigoletto, rimasto solo e resosi conto della beffa, si ricorda della maledizione di Monterone e si dispera.
Atto II
In una sala del palazzo ducale. il duca, turbato per non aver più ritrovato Gilda nella casa di Rigoletto, medita di vendicarsi e pensa alle pene e allo spavento di Gilda. Entrano i cortigiani che gli annunciano di aver rapito l’amante di Rigoletto e di averla condotta a palazzo: il duca corre esultante a raggiungere Gilda. Giunge Rigoletto che inveisce contro i cortigiani, ma poi invoca la loro pietà. Gilda lo raggiunge per raccontargli del suo incontro con il duca e di come sia stata da lui tradita ed oltraggiata. Rigoletto cerca di confortarla ma decide di vendicare l’oltraggio suo e di Monterone, mentre Gilda, nonostante tutto, invoca pietà per il duca.
Atto III
In riva al Mincio, di notte, nella locanda di Sparafucile. Maddalena, sorella del sicario, ha attirato qui il duca che la corteggia. arrivano anche Rigoletto e Gilda, quest’ultima in abiti maschili, per constatare come il duca le sia infedele. Travestito da ufficiale di cavalleria, il duca canta un’aria sulla volubilità delle donne. Maddalena si beffa del suo corteggiatore, Gilda ricorda con amarezza le false lusinghe del duca; Rigoletto la esorta a dimenticare. Gilda si allontana e Rigoletto anticipa a Sparafucile dieci scudi per uccidere il corteggiatore di Maddalena. Scoppia un uragano in lontananza: Maddalena, innamorata del duca, implora Sparafucile di risparmiare il giovane che nel frattempo riposa nel granaio. Sparafucile decide di uccidere il primo viandante che chiederà ospitalità nella locanda, consegnando poi il corpo chiuso in un sacco a Rigoletto. Ma il primo viandante è proprio Gilda che, spinta dall’amore per il duca, è tornata alla locanda ed ascolta non vista il dialogo tra Sparafucile e Maddalena. Decisa a sacrificarsi, viene pugnalata da Sparafucile, che consegna a Rigoletto il sacco. Mentre il duca si allontana beffardo, Rigoletto scopre sconvolto la vera identità del cadavere. Gilda è ancora viva, agonizzante, ma presto muore tra le braccia paterne, dopo aver chiesto perdono per sé e il suo seduttore.
MASCHERE SENZ’ANIMA
di Massimo Gasparon
Destino e Libertà sono le coordinate cartesiane che individuano alla perfezione l’ascesa e la caduta di Rigoletto: egli compie il peccato di superbia e decide di punire il suo signore contro ogni ragionevole convenienza. Non accetta la logica di classe che lo relega a umile servo, marionetta senza anima e sentimento, che deve subire in silenzio e decide superbamente di far uccidere il duca, come estrema punizione. Abbiamo la libertà di farci del male, credendoci liberi.
L’atmosfera tiepolesca e veneziana rievoca il fasto veneziano del Gran Teatro la Fenice di Venezia, dove l’opera andò in scena per la prima volta nel 1851. Già nel XVIII secolo il Tiepolo rappresentò i suoi famosi Pulcinelli acrobati che tanto incuriosirono e piacquero. Una sala degna del Veronese ci mostra un duca annoiato da feste in maschera, la cui unica evasione è la novità. Gilda è solo un oggetto di piacere temporaneo, usato e gettato senza interesse, come accade a tante innocenti. Una ragazza semplice e onesta, che si innamora del peggiore partito, e che non può evitare di non amarlo. I cortigiani, costretti alla mascherata perpetua, schiavi che schiavizzano i loro simili per evadere la noia, sono al di là del tempo, sono archetipi della superficialità, del disonesto e dello squallore dell’ignoranza. Maschere senza anima, incapaci di umanità. Ed in una società edonistica come questa, il travestimento si erge ad anima. Pulcinella sopravvive tra noi, malinconico superstite di un tempo che più non è, costretto ancora nel suo bianco camicione, con la sua gobba e il volto celato dalla mezza maschera con naso adunco, come Rigoletto, espressione della logica più volgare e plebea, beffato e beffatore, sempre sull’orlo della catastrofe, da cui immancabilmente si salva. Ma il nostro Rigoletto-Pulcinella non ha la fortuna delle maschere della commedia dell’arte. Il suo destino, più tragico e oltremodo crudele permette a Verdi di mostrarci come vita e teatro spesso si incontrino, si intreccino e violentemente si separino senza avviso alcuno.
E inesorabilmente ci rendiamo conto che il lieto fine tanto atteso, questa volta non ci sarà.
MARCO GUIDARINI Direttore
Ha avuto un’educazione ampia e completa nella musica classica, in composizione e violoncello. Ha studiato direzione d’orchestra con Mario Gusulla e Franco Ferrara ed è divenuto assistente di Sir John Elliot Gardiner, all’Opéra de Lyon. Ha fatto il suo debutto operistico con Falstaff ed ha continuato a dirigere nei teatri di Los Angeles, Dallas, Minneapolis, Sydney, Nizza, Montpellier, Marsiglia, Bologna, Berlino (Deutsche Oper), Monaco (Bayerische Staatsoper), Welsh National Opera, Scottish Opera, English National Opera, Stoccolma, Oslo, Copenhagen e in molti festival, in particolare Wexford e Martina Franca, dove sono state registrate le sue performance del Macbeth di Verdi, Le Trouvère di Mascagni a Roma (Dynamic). Nelle sale da concerto, ha diretto numerose orchestre, tra cui: RAI di Roma, ORT, Comunale di Bologna, Carlo Felice di Genova, Haydn di Bolzano, Sinfonica di Bari, Orchestre Nationale de France, Melbourne Symphony, Stockholm Chamber Orchestra, Südwestfunk Baden-Baden, Orquesta Sinfonica de Valencia, Hong Kong Philharmonic.
La scorsa stagione debutta in Giappone con la Japan Virtuoso Symphony Orchestra di Tokyo. Nel 2001/02 è stato nominato Direttore principale della Orchestre Philharmonique de Nice e Direttore Musicale all’Opéra de Nice, inaugurando con la Sinfonia n. 6 di Mahler il suo concerto di apertura. Le sue produzioni includono Don Giovanni, La bohème, Die Zauberflöte, Carmen, Simon Boccanegra e Idomeneo, nonché una lunga serie di concerti. Ha inoltre registrato Simon Boccanegra in Nuova Zelanda (MMT). Tra gli impegni recenti: Rigoletto al Metropolitan Opera, La damnation de Faust e Aida a Lipsia, La battaglia di Legnano San Carlo di Napoli, La bohème al Teatro Comunale di Bologna, Aida e Carmen allo Stade de France di Parigi, La bohème di Leoncavallo per Klangbogen Wien, Le villi con l’Orchestre Philharmonique de Radio France (Grand Prix du Disque 2004), Orfeo di Gluck a Montpellier e Anna Bolena al Teatro Massimo di Palermo. Nel 2003/04 ha diretto Idomeneo al Teatro San Carlo di Napoli (DVD Dynamic), Idomeneo e Simon Boccanegra a Nizza e registrato Cyrano de Bergerac di Alfano per la Deutsche Grammophon. Ha diretto nuove produzioni di Un ballo in maschera, Salomè e Turandot a Nizza, oltre a numerosi concerti a Varsavia, Praga, Milano, Genova, Montpellier, Canada e in tutta la Spagna, la stagione sinfonica di Nizza, Il corsaro in forma di concerto al Liceu di Barcellona; ha registrato con la Philharmonia Orchestra di Londra per Opera Rara.
Nel 2005/06 ha diretto Pelléas et Mélisande e Wozzeck a Nizza, Don Carlos a Strasburgo, Lucia di Lammermoor al Festival di Orange. Nel 2006/07 ha diretto Die Zauberflöte a Napoli e un concerto verdiano alla Gewandhaus di Lipsia; Così fan tutte, La vedova scaltra e Orfeo a Montpellier; Anna Bolena a Palermo; Nabucco e La bohème a Nizza. La scorsa stagione ha diretto Rigoletto per Savonlinna Opera Festival, Don Carlos alla nuova Opera House di Oslo (la loro opera prima), Macbeth e Aida a Nizza e Simon Boccanegra con la Canadian Opera Company di Toronto, oltre a concerti con la Staatskapelle Halle, Orquesta Sinfonica de Malaga, Orquesta Sinfonica del Principato delle Asturie e Orchestre Philharmonique de Nice, con cui ha appena inciso un nuovo disco di musiche di Lalo. Ha diretto concerti con l’Ensemble Apostrophe de l’Orchestre Philharmonique de Nice nel mondo e in diverse anteprime francese. Per il suo ultimo concerto con questo gruppo prima di dimettersi come direttore musicale a Nizza, ha arrangiato i Kindertotenlieder di Mahler per 13 strumenti (di prossima pubblicazione). I piani futuri includono concerti con l’Accademia Teatro alla Scala con concerti a Milano, Mosca, San Pietroburgo, Ravello e Pompei. Ha recentemente diretto Falstaff al Teatro Colon di Buenos Aires, La bohème a Stoccolma, numerosi concerti sinfonici in Spagna. Tra i prossimi impegni, una nuova produzione de La bohème al Carlo Felice di Genova, Don Pasquale al San Diego Opera, La traviata a Dallas e Il trovatore a Toronto per la Canadian Opera Company.
MASSIMO GASPARON Regista, scenografo e costumista
Nato a Venezia nel 1969, si è laureato in architettura presso l’Ateneo della propria città. Nel 1989 inizia la collaborazione con Pier Luigi Pizzi come assistente scenografo e regista nel Der Rosenkavalier di Strauss a Genova, Varsavia e Palermo, ed in titoli quali Armide di Gluck, Il cappello di paglia di Firenze di Rota, Les martyres di Donizetti, Guillaume Tell, Tancredi, Il turco in Italia, La Cenerentola e Mosè in Egitto di Rossini, Attila, I due Foscari, La traviata, Il trovatore, Un giorno di regno, Macbeth e Aida di Verdi, Orfeo di Monteverdi, Bajazet di Vivaldi, Dom Sébastien di Donizetti, I puritani, I Capuleti ed i Montecchi di Bellini, Thaïs di Massenet. Come architetto ha progettato il Teatro Dovizi di Bibbiena e ha curato l’allestimento del Palazzo del Cinema nel 1997 in occasione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Ha affiancato ancora Pizzi nella progettazione di numerose esposizioni d’arte a Firenze, Napoli, Parma. Come regista, scenografo e costumista ha all’attivo numerose produzioni, tra cui: Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi, La Dori, ovvero la schiava fedele di Cesti, La Griselda di Vivaldi a Bibbiena e a Panicale, Il trionfo della Continenza di Scipione Africano di Melani ed Il barcheggio di Stradella per il Festival del Barocco a Fano, Arianna in Nasso di Porpora a Genova, Die Königin von Saba di Goldmark al Wexford Opera Festival, Artaserse di Hasse a Lugo. Nel 2000 ha firmato regia, scene costumi di Roland di Piccinni al Festival della Valle d’Itria e di Norma a Savona. Infine è tornato al Wexford Opera Festival con Orleanskaja deva di Čajkovskij. Del 2001 sono Il trionfo di Clelia di Gluck a Lugo e Ivanhoé di Rossini a Martina Franca. Nel 2002 ha messo in scena Amadigi di Händel a Napoli, Robert Bruce di Rossini a Martina Franca, Il trovatore a Salerno. Nel 2003 ha messo in scena Tancredi a Trieste, Norma a Las Palmas de Gran Canaria, La fille du regimént a Lecce, Semiramide riconosciuta di Porpora al Festival Arcadia in Musica di Bibbiena, Tancredi a Osaka e Tokyo, Proserpine di Paisiello a Martina Franca, Orfeo di Monteverdi per il Circuito lirico lombardo, Otello a Bari. Nel 2004 ha inaugurato la stagione a Lecce con Aida, ha messo in scena Polifemo di Porpora e Aci and Galatea di Händel a Bibbiena, La fille du regimént a Lima, L’equivoco stravagante al Festival di Garsington, Francesca da Rimini a Macerata, Tancredi a Oviedo. Nel 2005 ha messo in scena Maometto II a Bilbao, Tancredi a Toulon, La Cenerentola a Lecce, Romeo e Giulietta di Marchetti a Martina Franca. Ha curato inoltre la regia di Mitridate di Porpora a Bibbiena, Ademira di Lucchesi, Don Giovanni, Farnace di Vivaldi, Die Entführung aus dem Serail a Città del Messico (2006), Aida a Macerata, Mitridate al Festival Internazionale Mozart di Rovereto (2006), Ernani a San Gallen (2006), La vedova scaltra di Wolf Ferrari alla Fenice di Venezia (2007), Mitridate di Porpora a Valladolid (2007), Norma a Macerata (2007). Nel 2008 ha curato la ripresa di Der Rosenkavalier al Carlo Felice di Genova, Rigoletto a Lima, Aida e Turandot a Seoul, I puritani a Menorca, Tosca di Puccini allo Sferisterio Opera Festival, Tosca a Jesi a Treviso. Nel 2009 ha curato I Capuleti e Montecchi al Covent Garden di Londra, Ernani a Piacenza, Modena, Ravenna, Attila a Lima. Tra gli ultimi impegni: Montezuma di Vivaldi a Città del Messico, L’italiana in Algeri a Menorca, La Favorite e Norma a Lima, Juditha triumphans e Attila a Macerata. Nel 2010 ha inaugurato il nuovo padiglione del Los Angeles County Museum di Renzo Piano, con due allestimenti di mostre, Fashioning Fashion e The Resnick Collection, e il Golden Opera Gala a Seoul in occasione del G20. Nel 2010/11 ha diretto Un ballo in maschera a Menorca, Dido and Aeneas a Toulon, Tosca a Palm Beach, Traviata a Mallorca, Rigoletto a Macerata. Tra i prossimi impegni: Norma a Losanna, Tosca a Ascoli, Nabucco a Fano, Tancredi a Berlino, Lucia di Lammermoor a Lima, Lucia di Lammermoor Palm Beach, Don Giovanni a Menorca, La traviata a Toulon.
ANTONIO GRECO Maestro del coro
A sette anni ha iniziato la propria esperienza nel canto corale sotto la guida di Monsignor Dante Caifa, già maestro di cappella della Cattedrale di Cremona, del quale è in seguito divenuto assistente. Si è diplomato in pianoforte con M. Gattoni, presso il Conservatorio di Mantova, in musica corale e direzione di coro con D. Zingaro presso il Conservatorio di Milano, ed ha conseguito con lode il diploma accademico di II livello in polifonia rinascimentale sotto la guida di D. Fratelli, presso il Conservatorio di Lecce. Ha studiato composizione con M. Stassi, N. Evangelisti e P. Arcà; direzione d’orchestra con L. Parigi, L. Descev, P. Bellugi, J. Kalmar; direzione corale con D. Zingaro e R. Gabbiani, canto con E. Turlà, seguendo il Metodo Voicecraft E.V.T.S. di Joe Estill. Ha studiato prassi esecutiva antica con R. Gini; clavicembalo e basso continuo con G. Togni; contrappunto e teoria rinascimentale con D. Fratelli; ha approfondito il repertorio madrigalistico monteverdiano con G. Garrido e quello delle cantate di J. S. Bach con M. Radulescu. È stato assistente di U. Benedetti Michelangeli e A. Monetti ai corsi di formazione orchestrale Cremona città d’arte. Ha insegnato teoria, solfeggio e dettato musicale, direzione di coro e repertorio corale presso l’Istituto pareggiato di Reggio Emilia; attualmente è docente di Esercitazioni corali presso l’Istituto pareggiato di Ravenna. Nel 1993 ha fondato il Coro Costanzo Porta alla cui guida ha vinto premi in concorsi nazionali ed internazionali, ed ha preso parte ad importanti rassegne concertistiche quali: Festival dei due Mondi di Spoleto, Ravenna Festival, Festival Monteverdi di Cremona, Maggio Musicale Fiorentino, Rassegna Musica e poesia a San Maurizio a Milano, collaborando con Accademia Bizantina, I Virtuosi italiani, Orchestra Barocca di Venezia, Ensemble Elyma, La Risonanza, Orchestra Cantelli di Milano. Nel 2006 ha avviato la propria collaborazione con AsLiCo e il Circuito Lirico Lombardo, del quale è stato nominato Maestro del Coro. Nel 2010 ha diretto l’Orchestra Internazionale d’Italia e il Coro Slovacco di Bratislava in una produzione sacra nell’ambito del Festival della Valle d’Itria, replicata in numerose cattedrali della Puglia, ed è stato chiamato da Diego Fasolis a collaborare come preparatore con il Coro della Radio Svizzera per un concerto a Milano.
Piero Pretti Tenore
Allievo del tenore Gianni Mastino, inizia la sua attività professionale partecipando a una lunga tournée in Europa che vede il suo debutto ne La bohème (Rodolfo). La stagione 2007 inizia con La bohème al Teatro Comunale di Treviso, con repliche al Teatro Pergolesi di Jesi e al Teatro dell’Aquila di Fermo e prosegue con Rigoletto per il Teatro Sperimentale di Spoleto. Nelle stagioni successive interpreta La traviata al Teatro Pergolesi di Jesi e al Comunale di Treviso, Poliuto a Sassari e Il trovatore a Ravenna. Di particolare interesse la partecipazione alla produzione dell’opera Iphigénie en Aulide di Gluck andata in scena all’Opera di Roma diretta da Riccardo Muti, con il quale ha avuto modo di collaborare anche al Festival di Salisburgo in occasione della produzione di Moïse et Pharaon. Tra gli ultimi impegni I vespri siciliani al Teatro Regio di Torino e Les vêpres siciliennes al San Carlo di Napoli. Debutta in Lucia di Lammermoor al Teatro Regio di Torino, cui farà seguito un concerto di arie verdiane diretto da R. Muti per il Ravenna Festival. La stagione 2012 si apre con un’importante collaborazione con il Metropolitan seguita da Rigoletto al Teatro Regio di Torino, Luisa Miller e Nabucco al Teatro alla Scala e Faust a Varna.
Jenish Ysmanov Tenore
Nato a Bishkek in Kirghizistan nel 1984, studia presso il Conservatorio della sua città, conseguendo il diploma in canto lirico. Attualmente risiede a Milano, dove segue un corso di perfezionamento con Sara Sforni Corti. Risulta vincitore assoluto di numerosissimi concorsi, tra cui ‘Tenors Parade’ di Astana (Kazakhstan) organizzato dall’Unione per la Collaborazione di Shanghai; il Concorso Internazionale ‘Bibigul Tulegenova’ 2007 ad Almaty (Kazakhstan); il Concorso internazionale ‘Shabyt’ 2006 ad Astana (Kazakhstan); il Concorso internazionale ‘Luciano Pavarotti’ 2008 e il Concorso internazionale ‘Rimsky Korsakov’ 2008, tenutisi entrambi a San Pietroburgo. La sua carriera inizia nel 2006 con il debutto in Evgenij Onegin (Lenskij). In seguito ha cantato in Pagliacci (Arlecchino) e in Rigoletto (Duca di Mantova). Tra i suoi impegni recenti, Rodolfo ne La bohème presso il Teatro Stabile di Biella, il Teatro Civico di Vercelli, il Teatro di Aosta, il Teatro Comunale di Ventimiglia, il Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme e il concerto Omaggio a Caruso presso il Palazzo Nazionale dei Congressi di S. Pietroburgo. Ottiene un lusinghiero successo nel debutto come Raimondo ne I due timidi di N. Rota al Teatro Malibran di Venezia, ruolo che sosterrà nuovamente, nel 2011, al Teatro Verdi di Sassari unitamente a Lui ne La notte di un nevrastenico.
IVAN INVERARDI Baritono
Nasce a Brescia dove studia canto al Conservatorio con Franco Ghitti. Nel 1999 vince il primo premio al Concorso ‘Roero in Musica’ di Vezza d’Alba e, due anni dopo, si aggiudica il primo premio e il premio speciale del pubblico al Concorso ‘Federazione Musicale Italiana’. Si afferma ben presto nel panorama della lirica italiana con il ruolo di Rigoletto che debutta con successo al Teatro Massimo di Palermo. Al Teatro alla Scala debutta con successo Francesco Foscari ne I due Foscari, Macbeth nel ruolo protagonista e, nella stagione 2010, il ruolo di Alfio in Cavalleria Rusticana. Fra i ruoli verdiani: Don Carlo (La forza del destino) con l’Orchestra Sinfonica e il Coro dell’Arena di Verona e al Teatro Comunale di Piacenza, Francesco (I masnadieri) al Teatro Massimo di Palermo ed il protagonista di Nabucco al Teatro Sociale di Rovigo, nel Circuito Lirico Lombardo ed al Festival di San Gimignano, Jago (Otello) alla Deutsche Oper di Berlino e al Teatro Verdi di Sassari, Amonasro (Aida) all’Opera di Washington e al Festival di Caracalla a Roma, Renato (Un ballo in maschera) all’Opéra de Montpellier, al Teatro Regio di Torino, al Teatro Verdi di Trieste, al Teatro dell’Opera di Graz e alla Deutsche Oper di Berlino, Ezio (Attila) al Teatro dell’Opera di Roma e Don Carlo (Ernani) al Comunale di Bologna e allo Stadttheater di St. Gallen. Felice debutto all’Arena di Verona con il ruolo di Sharpless (Madama Butterfly), Scarpia (Tosca) al Teatro Carlo Felice di Genova, Michele (Il tabarro) al Teatro Massimo di Palermo, Tonio (Pagliacci) nei teatri del Circuito Lirico Lombardo e al Teatro Pergolesi di Jesi.
Luis Cansino Baritono
Nato a Madrid, inizia gli studi musicali a Vigo e li continua al Real Conservatorio Superior de Madrid, dove si diploma nel 1988. Inizia la sua carriera interpretando i ruoli principali nelle zarzuelas e nel 1991 debutta in Carmen al Teatro dell’Opera di Internacional de Morelia (Messico). Nel Palacio de Bellas Artes di Città del Messico è stato Albert (Werther), Valentin (Faust) e Gerard (Andrea Chénier). Ottiene grandi successi nei ruoli: Giorgio Germont (La traviata), Rigoletto (Rigoletto), Gabriel von Eisenstein (Die Fledermaus), Dulcamara (L’elisir d’amore), Mamma Agata (Le convenienze e inconvenienze teatrali), Nabucco (Nabucco), Escamillo (Carmen). Tra gli impegni più recenti il debutto in Thaïs al Gran Teatre del Liceu de Barcelona, Andrea Chénier al Teatro Real de Madrid, La bohème al Teatro de La Laboral de Gijón e Faust all’ABAO di Bilbao. Menzione speciale ai successi nel ruolo di Nottingham in Roberto Devereux di G. Donizetti all’Opera de Las Palmas e nel ruolo protagonista di Falstaff a Villamarta de Jerez, Marbella e Torremolinos. Prossimamente sarà Dulcamara ne L’elisir d’Amore al Teatro Verdi di Sassari, Sharpless (Madama Butterfly) al Teatro delle Maestranze a Siviglia, Rigoletto (Rigoletto) al Teatro Villamarta de Jerez, Hormigòn (El gato Montés) al Teatro Nacional de la Zarzuela a Madrid, Escamillo (Carmen) al Teatro dell’Opera di Bogotà, Leporello (Don Giovanni) e Marcello (La bohème) al Teatro dell’Opera di Lima.
Irina Dubrovskaya Soprano
Nata a Ust-Ilimsk, in Siberia, nel 2004 si diploma presso il Conservatorio di Novosibirsk. Ha studiato con R. Zhukova a Novosibirsk, con Valentina Klenova a Mosca e dal 2005 al 2007 nel Galina Vishnevskaya Opera Centre di Mosca. Nel 2006 segue le masterclass di Teresa Berganza a Mosca. Ha debuttato i ruoli di: Gilda (Rigoletto) a Sofia, alla Filarmonicic Hall di Mosca, a Tiblissi (Georgia), al Dalhalla Festival (Svezia), in Messico, in Estonia; Violetta (La traviata) alla Filarmonicic Hall di Mosca, a Rahvusooper (Estonia); Ludmilla (Ruslan e Ludmilla) alla Filarmonicic Hall di Mosca; Marfa (La moglie dello Zar) e la Regina delle Nevi nell’opera omonima di Rimskij-Korsakov alla Philharmonic Hall di Mosca; Natasha (Not only love), Contessa (Le nozze di Figaro), Adina (L’elisir d’Amore) alla Philharmonic Hall di Mosca. Nel 2008 debutta in Italia al Ravenna Festival ne La traviata in una nuova produzione firmata da Cristina Mazzavillani Muti. Successivamente è stata impegnata ancora nel ruolo di Violetta al Teatro Donizetti di Bergamo ed in una tournée in Giappone e ne La bohème al Teatro Massimo di Palermo. Recentemente ha cantato ne La traviata a Savona, al Teatro Carlo Felice di Genova ed al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno per la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi.
Natalia Roman Soprano
Nata a Drochia in Moldavia, dopo aver conseguito il diploma in canto lirico, continua il perfezionamento con Luisa Vannini. Collabora con il Teatro dell’Opera e con la Filarmonica di Chişinău diretta da vari illustri maestri tra cui M. Secikin e V. Doni, partecipando a diverse tournée in Romania, Francia, Thailandia, Giappone e Corea. Vincitrice di vari concorsi e premi quali: Coppa d’Oro al Festival ‘Primavera in aprile’ in Corea del Nord nel 2003, terzo premio al Concorso ‘Iris Adami Corradetti’ nel 2006 a Padova e una borsa di studio del Circolo della lirica di Padova. Ha inciso per la casa discografica Radio–TV Moldova l’opera Decebal di Zgureanu in prima esecuzione. Si è esibita accanto a M. Devia, M. Augustini, A. Smirnova, A. Cocetti, N. De Carolis, C. Forte, M. Comparato, F. von Bothmer, P. Antonucci, G. Oriani. Nel 2006 debutta ne La traviata, produzione riservata alle Nuove Voci della lirica e ne Le nozze di Figaro al Teatro Santa Chiara di Trento. Dal 2007 ha debuttato i ruoli principali per importanti istituzioni nazionali e internazionali nelle seguenti opere: Don Giovanni, Un viaggio a Reims, Rigoletto, La traviata, Le nozze di Teti e Peleo, La bohème, Carmen, Lucia di Lammermoor, Il barbiere di Siviglia.
Eugeniy Stanimirov Basso
Nato a Varna in Bulgaria, inizia a studiare canto a Sofia e in seguito prosegue il suo studio all’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, dove frequenta le lezioni di Leila Gencer, Luigi Alva e Renata Scotto. In Bulgaria si esibisce in un vasto repertorio: Don Giovanni (Leporello), Le nozze di Figaro (Figaro), Die Zauberflöte (Sarastro), Il barbiere di Siviglia (Basilio), Attila (Attila), Ernani (Silva), Il trovatore (Ferrando), La bohème (Colline). Vincitore del Concorso ‘Giuseppe Di Stefano’ a Trapani, si esibisce nel ruolo del Conte Rodolfo (La sonnambula). In Italia, nei teatri lirici di Busseto, Milano, Ravenna e Bari, interpreta il ruolo di Ramfis (Aida) con la regia di Franco Zeffirelli. Ha debuttato con grande successo Macbeth (Banco) a Modena, Bolzano e Piacenza. Nell’ambito concertistico si distinguono, tra gli altri, la sua partecipazione al Concerto dell’Accademia del Teatro alla Scala, diretto da Riccardo Muti.
Alessandra Palomba Mezzosoprano
Milanese, ha esordito giovanissima come solista del Coro delle voci bianche del Teatro alla Scala. Nel 1991 ha debuttato come contralto solista con I Pomeriggi Musicali di Milano nel Gloria di Rossini, ed ha inaugurato la stagione successiva ne Midsummer night’s dream di Mendelssohn. È quindi tornata regolarmente, per Theresien-Messe di Haydn, Rosamunde di Schubert e Messiah di Haendel. Nel 1992 ha vinto il Concorso AsLiCo, con cui ha cantato ne Il turco in Italia, I quatro rusteghi e La Cenerentola; ha partecipato ad una lunga tournée rossiniana con la Petite Messe Solemnelle, eseguita in diverse città italiane, in Corea e Giappone. Ha debuttato in: La Cenerentola a Trieste, ripresa poi a Sassari, Novara e nel Circuito Lirico Lombardo; L’italiana in Algeri e La cambiale di matrimonio al ROF; Norma (Adalgisa) a Trieste e Ascoli; Arlesiana al Teatro Regio di Parma, Nabucco allo Sferisterio di Macerata, Faust e La Colombe a Como, Il combattimento di Tancredi e Clorinda a Montepulciano, Giulio Sabino di Sarti a Ravenna (inciso per Bongiovanni); Luisa Miller e Cavalleria rusticana nel Circuito Lirico Lombardo, Missa Solemnis di Beethoven a Parma. Nel 2001 ha debuttato alla Scala ne La Cenerentola (Tisbe), con la Fondazione Toscanini di Parma nella Nona Sinfonia di Beethoven e a Cagliari in Oedipe di Enesco. Ha cantato ai Festival di Montpellier e di Massy, alla Nederlandse Opera di Amsterdam, e a Toronto ne Il barbiere di Siviglia (Rosina), a Sofia in Anna Bolena (Jane Seymour), a Todi ne La Cenerentola, a Lisbona in Cavalleria rusticana. Ha interpretato Fenena (Nabucco) nel Circuito Lirico Lombardo; quindi a Cagliari in Cherubin e Manon Lescaut; ha fatto il suo ritorno alla Scala per le produzioni di Adriana Lecouvreur e per il Trittico pucciniano. Tra i suoi recenti impegni, ha cantato in: Maria Stuarda a Catania, La fille du régiment (La Marquise) a Trieste, Norma (Adalgisa) e Medea (Neris) per il Circuito Lirico Lombardo.
Veronica Senserini Soprano
Nata a Pistoia nel 1983, studia canto con il soprano Elena Bartolozzi, sotto la cui guida si diploma a Livorno con il massimo dei voti. Studia pianoforte con Edoardo Berlendis. Dal 2007 studia musica da camera con Fabiana Barbini e dal 2009 con Daniela De Santis. Nel 2007 vince il primo premio al V Concorso di esecuzione cameristica ‘Giuseppe e Giulia Pineschi’ (PT). Nel 2010 vince il primo premio assoluto al III Concorso di esecuzione musicale ‘Città di Piove di Sacco’ (PD). Dal 2007 è membro fondatore dell’ensemble vocale ‘La voce delle Muse’ e nel 2010 socio fondatore dell’associazione culturale omonima. Nel 2011 vince il primo premio nella categoria esordienti del Concorso AsLiCo, grazie al quale ha frequentato i corsi tenuti da Alfonso Antoniozzi, Domenico Colajanni, Tiziana Fabbricini, Roberto Coviello e Lawrence Brownlée.
Pasquale Amato Baritono
Nel 2002 intraprende lo studio del canto lirico sotto la guida del baritono Carlo Desideri, proseguendo gli studi con Angelo Bertacchi e Alessandro Patalini. Si perfeziona con il mezzosoprano Bianca Maria Casoni e approfondisce i suoi studi musicali con Giulio Zappa. Dal 2002 al 2005 prende parte alle stagioni concertistiche del Bassiano Musicafestival. Nel 2005 interpreta i ruoli di Rigoletto nell’omonima opera, Marcello (La bohème) ed Enrico Ashton (Lucia di Lammermoor) nell’ambito di serate musicali organizzate dalla Soprintendenza Speciale per il Polo museale napoletano. È finalista del IV Concorso ‘Ruggero Leoncavallo’ di Potenza e nel 2007 del I Concorso ‘Città di Bologna’. Dal 2007 è direttore artistico del Capri Opera Festival. Nel 2008 prende parte come voce solista del Teatro Lirico di Cagliari all’interno della Rassegna ‘Un’isola di Musica’, tenendo una serie di recitals accompagnati da Francesca Pittau. Nel 2009 partecipa alle produzioni di Norma, Pagliacci e La bohème promosse dal Circuito Lirico Lombardo cantando nei teatri di Pavia, Brescia, Como, Cremona, Jesi e Ferrara.
Mirko Quarello Baritono
Si diploma nel 2003 al Conservatorio di Udine, studiando poi con S. Lowe e attualmente con M. Meneghello. Dal 2002 al 2006 interpreta i ruoli di Valerio (Il fanatico in berlina di Paisiello) al Teatro Bibbiena di Mantova; Quince (A Midsummer night’s Dream) nel Circuito toscano, Simone (I quatro rusteghi) nel Circuito toscano e a Ravenna, Leporello (Don Giovanni) in Opera domani e Papageno (Die Zauberflöte) in Pocket Opera, progetti dell’AsLiCo. Nel 2007 registra un dvd per la TDK con la collaborazione della RAI, nel quale canta nel ruolo di Marco (Gianni Schicchi). Nel 2008 vince il 59° Concorso AsLiCo per il ruolo di Don Alfonso (Così fan tutte) e il secondo premio al Concorso di ‘Città di Brescia’ e il Concorso ‘Toti dal Monte’ per il ruolo del Sagrestano (Tosca). Nella stagione 2008-09 interpreta i ruoli di: Conte Brontolone (Li puntigli delle donne di Spontini) all’VIII Festival Pergolesi Spontini; Taddeo (L’italiana in Algeri) al Teatro Sociale di Como; Bill (Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny) per il Circuito toscano e il Dottor Annibale Pistacchio (Il campanello) al Festival Opera Fringe nell’Irlanda del Nord. Nel 2009-10 interpreta Benoît (La bohème) e Leporello in Don Giovanni per l’AsLiCo; il Barone Douphol (La traviata) con l’Orchestra Sinfonica Siciliana e Malatesta (Don Pasquale). Nel 2010 ha cantato nel ruolo del protagonista in Don Pasquale, in un’esecuzione in forma di concerto con l’Orchestra di Mikkeli in Finlandia diretto da Massimo Lambertini.
Saverio Pugliese Tenore
Nato a Cosenza nel 1978, inizia lo studio del canto presso il Conservatorio della città natale con Amedeo Moretti. Frequenta masterclass con: Luciana Serra, Gloria Banditelli, Tiziana Fabbricini, Alfonso Antoniozzi. Interpreta i ruoli di Tony (West side story) al Teatro Odeon di Paola; Basilio (Le nozze di Figaro, opera-concerto in forma ridotta); Bastiano (Bastien und Bastienne) in occasione del Festival Mozartiano della Locride 2006; Turiddu in Divertimento su Cavalleria Rusticana di Marra per la regia di Aurelio Gatti, Armonie d’Arte Festival – Parco Archeologico di Scolacium – Roccelletta di Borgia (CZ). È solista nell’Oster-Oratorium di Bach diretto da Alessandro Ciccolini, nel 2008. Per la regia di Maria Luisa Bigai interpreta Orfeo nella riduzione dell’Orphée di Gluck e canta nel Puccini, dal salotto alle scene, recital presso il Teatro di Cosenza; è il Contadino (Pagliacci) in occasione del centenario (1909-2009) del Teatro. Debutta in prima mondiale il ruolo del Lupo/Ausilia in Lupus in Fabula di Raffaele Sargenti, nell’ambito di Opera domani 2010, presso il Teatro Sociale di Como-AsLiCo. Nello stesso anno interpreta Gastone (La traviata) per il Circuito Lirico Lombardo. In collaborazione con l’AsLiCo partecipa nuovamente ai progetti Opera domani e Pocket Opera, interpretando Ismaele (Nabucco) e Spoletta (Tosca). È laureato in Lettere moderne.
Marian Reste Baritono
Nato a Brasov in Romania, studia al Conservatorio di Cluj Napoca con Alexandru Farcas, debuttando nel ruolo di Dandini (La Cenerentola) nel 2007. È impegnato al Teatro Lirico di Brasov in ruoli importanti quali: Dandini, Leporello, Il conte Almaviva, Mefisto, e molti altri. Nel 2011, partecipa al progetto Opera domani dell’AsLiCo in Nabucco (Zaccaria). Studia con importanti maestri di canto quali Ion Buzea e Virginia Zeani.
Miriam Artiaco Soprano
Nata a Napoli, si è diplomata in canto presso il Conservatorio. Ha seguito le masterclass tenute da Elio Battaglia e Lidia Banditelli alla Catholic University di Washington DC e attualmente studia sotto la guida di Shermann Lowe. Nel 1994 debutta nel ruolo di Pastorello (Tosca) al Teatro S. Carlo di Napoli e sempre nella sua città canta in: Manon di J. Massenet, I Pittagorici di G. Paisiello e sostiene i ruoli di Imelda (La battaglia di Legnano), Ancella (Simon Boccanegra) e Masha (Dama di Picche). Ha interpretato: Elena (Aroldo) a Piacenza e a Ravenna, Ines (Il trovatore) ad Ancona, Dama (Macbeth) a Salerno, Kate (Madama Butterfly) alle Terme di Caracalla e per il Maggio Musicale Fiorentino, Amina (La sonnambula) a Napoli, Ancella (Medea) a Palermo, Modista (Rosenkavalier) a Genova e a Roma, Contessa di Ceprano (Rigoletto) per l’Arena di Verona, Firenze, Rovigo e Vicenza. Nel 2006 ha cantato nell’Oratorio di Natale di Leonardo Leo per la Radio Televisione di Zagabria. Tra i suoi impegni più recenti, Madama Butterfly all’Arena Flegrea e La vedova allegra sempre a Napoli. Nel 2010 ha preso parte a Rigoletto nei ruoli della Contessa di Ceprano e del Paggio a Padova.
Bianca Tognocchi Soprano
Nata a Como nel 1987, all’età di 6 anni partecipa al film Un mese al lago, accanto ad Alessandro Gassman, Uma Thurman e Vanessa Redgrave. Si avvia allo studio del canto lirico con il soprano Rosina Crosatti Silvestri. Nel 2009 partecipa alla masterclass tenuta da Roberto Coviello. Nel 2010 si diploma presso il Conservatorio di Milano con il soprano A. Scarabelli. Studia con S. Takashi e si perfeziona con Luciana Serra. Svolge un’intensa attività concertistica esibendosi in diversi tipi di spettacoli, dai recital lirici al repertorio sacro, alla lirica per l’infanzia. Nel 2007 collabora con l’ensemble I fiori di Bach; debutta poi nell’opera inedita su composizioni di Tosti Ideale d’amore presso il Teatro Sociale di Luino e poi presso il Teatro Carducci di Como. Sempre nel 2007, con la Compagnia F. P. Tosti vince il Premio ‘Dario Fo’, nel Concorso tenutosi a Porto Valtravaglia. Dal 2008 collabora stabilmente con il Teatro dei burattini di Como. Nel 2009 debutta nel ruolo di Gaio ne Il piccolo spazzacamino in una produzione del Conservatorio di Milano; vince, insieme al baritono Daniele Piscopo, il Premio speciale della giuria del VI Concorso di canto lirico ‘Principessa Cristina Trivulzio di Belgioioso’ nella sezione duetti. Nel 2010 interpreta i ruoli di Serpina (La serva padrona) e Livietta (Livietta e Tracollo) presso la Palazzina Liberty di Milano. In collaborazione con l’AsLiCo partecipa al progetto Pocket Opera, nelle produzioni di Tosca e Le nozze di Figaro (Barbarina). Nel 2011 vince il premio ‘Rivelazione’ al Concorso F.M.I. in Franciacorta ed è fra i vincitori del Concorso R. Zandonai a Riva del Garda.