Quest’opera, tratta da una fiaba di Carlo Gozzi, è un gioco di teatro nel teatro, con spettatori in scena a cui è rivolto il prologo che annuncia il debutto di un’opera nuovissima, la cui vicenda narra l’infelice storia del figlio del re di fiori afflitto da una malinconia incurabile. Egli dovrà ridere a tutti i costi altrimenti perderà trono e onori a vantaggio della crudele Clarice e del suo complice Leandro. Ogni tentativo di far ridere il principe è vano, ma una ridicola caduta della perfida Morgana suscita nel giovane la tanto sospirata risata.