Opera-comique in quattro atti. Musica di Georges Bizet. Libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, da una novella di Prosper Mérimée.
Prima rappresentazione: Parigi, Opera-Comique, 3 marzo 1875.
Carmen Emanuela Pascu, Emilia Rukavina
Don José Joseph Dahdah
Micaëla Rocio Faus, Alessia Merepeza
Escamillo Pablo Ruiz
Mercédès Aoxue Zhu
Frasquita Soraya Mencid
Moralès Matteo Torcaso
Zuniga Nicola Ciancio
Dancairo William Allione
Remendado Gianluca Moro
Direttore Sergio Alapont
Regia Stefano Vizioli
Coreografia e Assistente regia Pierluigi Vanelli
Scene Emanuele Sinisi
Costumi Annamaria Heinrich
Luci Vincenzo Raponi
Progetto di videomapping e visual art Imaginarium Studio
Maestro del coro Diego Maccagnola
Maestro del coro di voci bianche Mario Mora
Coro OperaLombardia
Coro di voci bianche I Piccoli Musici di Casazza
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Coproduzione Teatri di OperaLombardia, Teatro Comunale “Pavarotti-Freni” di Modena, Teatro Municipale di Piacenza, Teatro “Alighieri” di Ravenna
Nuovo allestimento
Il secondo appuntamento della stagione lirica 2025/26 è Carmen di Georges Bizet, in scena al Teatro Sociale di Como venerdì 10 ottobre alle ore 20.00 e domenica 12 alle ore 15.30, nel 150° anniversario dalla sua prima rappresentazione.
La coproduzione dei Teatri di OperaLombardia ha come teatro capofila il Grande di Brescia e propone un nuovo allestimento firmato dal regista Stefano Vizioli, insieme allo scenografo Emanuele Sinisi, alla costumista Annamaria Heinreich, al light designer Vincenzo Raponi e con il contributo video del gruppo Imaginarium Studio, con la direzione del M° Sergio Alapont.
Rappresentata sulle scene di tutto il mondo e le cui arie sono immediatamente riconoscibili sia da melomani quanto da neofiti – si pensi a L’amour est un oiseau rebelle (Habanera) – Carmen è un’opera simbolica della ricerca della libertà di amare, raffigurazione plastica della violenza di genere che scaturisce da una passione travolgente.
Carmen rappresenta la donna libera e indipendente, che non si piega alle convenzioni sociali e ad un mondo maschilista che non vuole la donna fedele a sé stessa: la sua storia è ancor’oggi molto attuale.
L’opera debuttò all’Opéra-Comique di Parigi, il 3 marzo 1875, suscitando scalpore: Bizet presentò un dramma crudele, con una protagonista anticonformista e “immorale” (una donna libera, indipendente e sensuale, che rifiuta di piegarsi alle convenzioni sociali) e con un finale tragico, dove la morte irrompe in scena senza redenzione. Alcuni critici accusarono il compositore di “volgarità”. Purtroppo Bizet morì improvvisamente tre mesi dopo la prima, convinto che la sua opera fosse stata un insuccesso. Non poté assistere al trionfo che Carmen avrebbe conosciuto poco dopo, quando l’opera cominciò a essere rappresentata all’estero, conquistando pubblico e critica e diventando uno dei titoli più amati del repertorio.
L’opera rivoluzionò il teatro musicale con la sua forza drammatica e la modernità dei personaggi, raccontando la vicenda della seducente e libera Carmen, spregiudicata gitana, della sua passione fatale con il soldato Don José, le loro emozioni, grazie a un’ambientazione vibrante, dando vita a una storia senza tempo tra amori infelici, gelosie e un tragico destino.
Stefano Vizioli, al debutto in questo titolo, è uno dei più importanti registi italiani degli ultimi quarant’anni. Ha collaborato con Riccardo Muti alla Scala e con Claudio Abbado a Ferrara, tra gli altri. Divulgatore e volto televisivo di Rai 5, ha messo in scena oltre cinquanta produzioni, tra cui ricordiamo a Como Werther nel 2020, La Sonnambula nel 2010.
La sua Carmen presenta un allestimento asciutto che richiama una cinematografia spagnola degli Anni Trenta in bianco e nero, con una scena spogliata dall’ambiente spagnoleggiante in cui l’opera di Bizet è solitamente immersa, e che lascia il posto a uno scenario post-bellico, rigoroso ma passionale, come non potrebbe che essere.
La direzione è affidata allo spagnolo Sergio Alapont, che ha studiato a Valencia, Madrid e Monaco di Baviera e ha collaborato con Semyon Bychkov, Antonio Pappano e Nicola Luisotti. Per OperaLombardia ha già diretto il dittico Gianni Schicchi e L’heure espagnole nel 2019 con la regia di Carmelo Rifici.
In scena i mezzosoprano Emanuela Pascu ed Emilia Rukavina, che si alternano ne ruolo di Carmen, il tenore libanese Joseph Dahdah che interpreta don José, i soprani Rocìo Faus e Alessia Merepeza si alternano nel personaggio di Micaela, il baritono Pablo Ruiz come Escamillo.
Completano il cast artistico le voci di Aoxue Zhu (Mercédès), Soraya Méncid (Frasquita), Matteo Torcaso (Moralès), Nicola Ciancio (Zuniga), William Allione (Dancairo) e Gianluca Moro (Remendado).
L’esecuzione musicale è affidata all’Orchestra I Pomeriggi Musicali, mentre sul palcoscenico si esibiscono il Coro OperaLombardia diretto dal Maestro Diego Maccagnola e il Coro di Voci Bianche I Piccoli Musici di Casazza diretti dal Maestro Mario Mora.






