2016 Turandot
2016 Turandot
2016 Turandot
2016 Turandot

2016 Turandot

T come Turandot

Opera kids – VII edizione

Locandina

tratto da Turandot di Giacomo Puccini
Ed. Casa Ricordi Milano
Drammaturgia musicale Federica Falasconi
Drammaturgia Francesca Marchegiano

Soprano Anna Piroli, Claudia Strano
Attore Gabriele Scarpino
Pianista Michelangelo Rossi, Giuseppe Famularo

Regia
Lisa Capaccioli

Scene e illustrazioni Giulia Breno
Costumi Ginevra Danielli

Realizzazione scene e costumi Cantieri del Teatro, Como

Tecnico Giuliano Almerighi

Produzione AsLiCo

Opera Kids – VIII edizione (3-6 anni)

 

Ogni mille e mille anni, in Cina accade una magia: la luna si tinge di rosso e le stelle brillano come pezzi di ghiaccio che volano in cielo. Proprio quella notte, tutto il popolo si ferma a raccontare una storia.
È la storia di Turandot, la bellissima principessa nata con il freddo dentro al cuore, che amava gli indovinelli e che un giorno fuggì sulla luna per non sposare nessuno.
Questa storia parla anche di Calaf, un principe bello come il sole, che si innamorò di Turandot e volle chie- derla in sposa e infine la dolce e coraggiosa Liù, la serva salita sulla luna per ricordare a Turandot che la vita è una sola e che bisogna volersi bene.

T come … Turandot! è una fiaba d’amore e capricci, sorrisi e parole da indovinare, che ricorda ai grandi e ai bambini che bisogna aprire il proprio cuore agli altri, perché solo così si può crescere e diventare persone migliori.

La soffitta è un luogo speciale: oltre ad essere deposito di scatoloni di cartone contenenti oggetti che non si usano più, è la parte della casa più vicina al cielo: è proprio in questo luogo che ha inizio T come Turandot. In soffitta ci troveremo ad aspettare un fenomeno astrologico rarissimo: nella nostra messa in scena aspetteremo che la luna si tinga di rosso, segno visibile dell’apparizione della principessa Turandot.
Proprio nell’attesa di questo raro fenomeno, i nostri piccoli e attenti spettatori faranno un salto nel passato e verranno condotti in una storia dal sapore antico.
La comparsa del personaggio fantastico Liù permetterà la narrazione della storia della famosa principessa Turandot che, nel riadattamento drammaturgico di Francesca Marchegiano, è una principessa viziata che si diverte a fare indovinelli e che la vuole sempre vinta lei, rifugiata sulla luna per non accettare le leggi dell’amore.
Dopo l’apparizione di Liù e dopo il coinvolgimento dei bambini che intoneranno per la prima volta il loro canto, l’immaginario scenografico cambierà: la soffitta diverrà paesaggio e dalla piccola stanza ci troveremo in un palazzo della Cina Imperiale.

Dalle scatole di cartone verranno tirate fuori altre scatole, come accade per le scatole cinesi, e dalle altre scatole, verranno tirati fuori oggetti che assolveranno nuove funzioni rispetto a quelle tradizionali: un coperchio di metallo diventerà un gong, le luci dell’albero di Natale verranno appese come piccole lanterne, gli scatoloni di cartone costruiranno, uno accanto all’altro, la muraglia cinese.
L’allestimento si baserà, quindi, sul principio della trasformazione e si indagheranno le molte possibilità del ciò che è e del ciò che appare.
La scena verrà popolata anche da altri personaggi che renderanno possibile e arricchiranno la narrazione della vicenda.
Non mancheranno giochi di ombre (secondo il modello delle ombre cinesi), animazioni di marionette e colpi di scena.
Tutto accadrà nella trepidante attesa che la luna cambi il suo colore: chissà se e quando la principessa Turandot apparirà?
Una cosa è certa: anche se Turandot è rappresentata da sempre come una bellezza irraggiungibile, grazie alla magia del teatro e alla semplice forza dell’immaginazione, tutto sarà possibile.

Lisa Capaccioli

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