Il viaggio di Milo e Maya
Opera kids – VII edizione
Locandina
tratto da Milo, Maya e il giro del mondo di Matteo Franceschini
Ed. Casa Ricordi Milano
Drammaturgia musicale Matteo Franceschini
Drammaturgia Lisa Capaccioli
Maya Lucia Amarilli Sala
Nonna Cecilia Annagaia Marchioro
Milo Giorgio Martano / Beatrice Lupi
Regia
Annagaia Marchioro
Scene e costumi Maria Paola Di Francesco
Disegno luci Roberta Faiolo
Illustrazioni Anna Resmini
Assistente alla regia Virginia Zini
Realizzazione scene e costumi Voli di cartone, Milano
Tecnico Giuliano Almerighi
Produzione AsLiCo
Opera Kids – VII edizione (3-6 anni)
È in trepidante attesa perché è segretamente innamorato di lei e ha deciso di confessarle il suo amore, sicuro di far colpo con ciò che è riuscito ad organizzare. Finalmente Maya arriva, ma essendo una ragazza “tutto pepe” molto esigente, non rimane affatto stupita: lei si aspettava di più. È stanca dei soliti pasticcini e palloncini: non vuole esser trattata come una bambina piccola, vorrebbe proprio fare nuove esperienze e non vede l’ora di essere grande per poter viaggiare.
Milo, allora, dopo un attimo di tristezza, inventa per lei un viaggio fantastico: pur restando nella sua cameretta la farà viaggiare per il mondo, così potrà realizzare il suo desiderio.
Ma come farà? È semplice: grazie al travestimento inventerà personaggi che provengono da paesi lontani che le portano in dono dei piatti tipici delle loro tradizioni. Facendole assaggiare nuovi gusti, Milo e coloro nei quali si trasforma, le faranno conoscere nuove culture.
Milo e Maya “viaggeranno” in Africa, Asia e America: ogni tappa del viaggio che Milo propone sarà ricca di storie e usanze che permetteranno a Maya di scoprire dei continenti che non ha mai visitato.
Il viaggio racchiude in sé anche un percorso di crescita della ragazza: Maya ha dei difetti e, grazie agli incontri che farà, si confronterà con i suoi limiti e li supererà. Al termine dell’esperienza, che l’ha fatta diventare più grande, Maya è molto grata al suo amico, non solo per il viaggio intorno al mondo ma soprattutto per l’affetto che le ha dimostrato, condividendo con lei un’idea fantastica. Milo le confessa il suo amore e Maya lo ricambia: questo è stato il primo di una serie di viaggi insieme.
Da qualche anno seguo il lavoro di Opera kids, ma questa volta la sfida è più alta. Si tratta non solo di avvicinare i bambini alla lirica, ma di farlo affrontando temi inediti alla lirica come la multiculturalità e l’alimentazione. Quello che mi ha molto sorpreso è stato scoprire che le nostre librerie per l’infanzia sono sguarnite di testi nei quali si scriva e si parli ai bambini di altri paesi. Bisogna attendere gli otto anni e superare l’imperante presenza di Peppa Pig. E questa è una lacuna grave, ancor più se consideriamo la composizione variegata e multilingue delle classi di oggi. Nella regia ho cercato un mezzo di narrazione che fosse, come internet, capace di portarmi velocemente in molti luoghi: una lavagna luminosa capace di parlare un linguaggio immaginifico e per i più piccoli.
Scoprire cibi diversi e attraversare paesi molto lontani senza spostarsi dal sedile della platea, questo é l’obiettivo che ci siamo dati. Per farlo tre personaggi: due bambini come gli spettatori e una nonna speciale. Il ruolo dell’adulto, nello spettacolo, che narra e trasforma le ricette in viaggi attorno alla terra, ci racconta anche del possibile rapporto che possiamo instaurare con i più piccoli a casa. Giocando con loro anche su un tavolo della cucina, per far loro assaggiare il cous cous oppure per convincerli ad assaggiare le carote.
Quest’anno anche il libretto ci piacerebbe (e cercheremo di realizzarlo) pieno di attività da poter fare a casa ed a scuola, in classe o con la mamma ed il papà, per scoprire i cibi giocando.
Mia nonna mi diceva sempre che non bisogna sprecare il cibo; per questo penso che usarlo per colorare, sia un modo fondamentale per amarlo profondamente.
Annagaia Marchioro