Rigoletto è un’opera misogina, sia a livello drammaturgico che musicale. Non sorprende, infatti, la principale differenza della partitura verdiana, rispetto alle altre opere ‘romantiche’ di Giuseppe Verdi, ovvero l’assenza di voci femminili nel coro. Questa decisione, che pure si collega alla tradizione rossiniana, influisce fin da subito sul lavoro, creando un’at- mosfera buia, in cui gli unici lampi di luce provengono dagli interventi di Gilda.