PocketOpera
PocketOpera è un progetto nato nel 2006 dalla forte collaborazione tra Regione Lombardia e AsLiCo, volto alla diffusione capillare dell’opera lirica, in formato tascabile, sul territorio, a seguito delle numerose ristrutturazioni dei piccoli teatri storici della Lombardia. Spettacoli pensati appositamente per quegli spazi, gioielli architettonici che costellano la campagna padana, di recente restaurati e pronti ad aprire il sipario ed a risuonare degli applausi del pubblico.
Due bauli colmi di oggetti e scintillanti costumi di scena, una scena semplice ma efficace che si monta e rimonta in poche ore, una piccola compagnia affiatata di cantanti, tecnici e musicisti, leggii e strumenti al seguito…
Questa la formula del progetto di Pocket opera, erede di una tradizione teatrale antica, quella delle compagnie itineranti che dal ‘600 in avanti sbarcavano il lunario proprio portando il teatro – spettacoli di orsi o acrobati, ma soprattutto commedia dell’arte, opera lirica, pastiches musicali – nei piccoli centri ai confini dell’impero asburgico o del Regno di Napoli. Una formula, dunque, nel pieno della tradizione del melodramma, che trae vitalità e si rinnova proprio nelle trame della cultura popolare più alta.
L’assenza del coro è agilmente colmata da una piccola orchestra, dall’organico di venti elementi, duttile e versatile, atta a ricreare timbri e colori della grande orchestra lirica.
Opere pocket, dunque, ma perfettamente riconoscibili e fruibili dagli spettatori. Opere ‘travestite’, in una nuova rielaborazione musicale e drammaturgica, che sanno rinnovare di volta in volta l’incantesimo tra pubblico e palcoscenico…
Mozart e Verdi sono stati i padrini della prima edizione di PocketOpera, che ha inaugurato la propria attività con due capisaldi del repertorio operistico, Flauto magico e Falstaff, firmati da Cristina Pietrantonio e Serena Sinigaglia, due giovani registe teatrali, andati in scena sotto la bacchetta di Carlo Tenan e Alfonso Caiani.
Alla seconda edizione, Pocket Opera ha affrontato ancora due celebri titoli del grande repertorio lirico Il barbiere di Siviglia e L‘elisir d’amore, composte a pochi anni di distanza e affidate per l’occasione a due firme prestigiose quali Filippo Crivelli e Stefano Monti, affiancati da due giovani direttori, Matteo Beltrami e Giulio Prandi.
Le edizioni successive vedono la messa in scena di Don Pasquale, La Cenerentola, L’italiana in Algeri, Madama Butterfly, Rigoletto, Don Giovanni, Le nozze di Figaro, Tosca, Così fan tutte, La traviata, Il trovatore.
Di seguito tutte le edizioni di PocketOpera