Il flauto magico è un’opera misteriosa, di cui sono ignote le circostanze concrete che condussero Mozart alla composizione. In questo allestimento che vi proponiamo, al centro della scena c’è un piccolo teatrino di legno, semplice e spoglio, dove tutto, con un po’ di fantasia, può accadere e dove gli oggetti, come per magia, si riempiono di luce.
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2006 Falstaff
Falstaff è la tragicommedia della vita. Perché la vita nei suoi momenti più tragici sa essere comica e viceversa. Perché la vita è un paradosso. Perché a 80 anni, quanti ne aveva Verdi quando scrisse quest’opera, dei meccanismi assurdi della vita te ne intendi di certo.
Falstaff è Shakespeare, ed è di Shakespeare quel sublime modo di intendere il teatro, fatto di azione, emozione e pensiero, insieme, nel qui e ora della rappresentazione.
2007 Il barbiere di Siviglia
Un racconto del Barbiere attraverso le disavventure, le virtù, i qui-pro-quo che si sono accumulati nel corso delle repliche di una delle opere più eseguite nel mondo.
2007 L’elisir d’amore
La storia de L'elisir d'amore ruota attorno alle vicende dell'umile contadino Nemorino, innamorato di Adina ed incapace di dichiararsi. L'equilibrio viene bruscamente interrotto con l'arrivo di Dulcamara (il ciarlatano di Donizetti), che - fingendosi un dottore - vende a Nemorino un fantomatico elisir d'amore.
2008 Don Pasquale
Don Pasquale è considerata, con L’elisir d’amore e Il barbiere di Siviglia, uno dei tre gioielli della commedia musicale ottocentesca. Scritta da Donizetti all’apice della carriera e data in ‘prima’ a Parigi con un cast stellare, ebbe un successo strepitoso, entrando subito stabilmente nel repertorio. L’autore si vantava di aver scritto tutto in dieci giorni.
2008 La Cenerentola
Rappresentare Cenerentola è anche raccontare una vicenda di riscatto sociale per la protagonista e morale per i deuteragonisti. L’elemento favolistico cacciato dalla porta rientra dalla finestra nell’impossibilità di poter anche solo immaginare oggigiorno un personaggio come Cenerentola.
2009 L’italiana in Algeri
Cosa ci fa una bella italiana in mezzo al mare assieme a uno sciocco cavalier servente? Ma è naturale, un po’ di turismo esotico nel Mediterraneo. E che fine ha fatto il suo giovane amante Lindoro, anch’egli salpato tempo addietro e mai più rientrato in patria? E quale smania coglie Mustafà di conquistare, tra tante bellezze locali sottomesse e amorevoli, «una di quelle Signorine che dan martello a tanti cicisbei», ovvero proprio un’Italiana? E chi è veramente Elvira, attuale moglie rinnegata di Mustafà, con quel suo nome così poco africano? Il risultato? Un’opera buffa, anzi vertiginosamente buffa, che strizza l’occhio alla farsa per raccontare qualcosa che, sotto sotto, è fortunatamente vero ancor oggi: «a tutti, se vuole, la Donna la fa».
2009 Madama Butterfly
Butterfly è un’attesa, un’attesa lunga, solitaria, malinconica. E la malinconia si traduce in acqua, in pioggia, in lacrime, in fiumi, in temporali. L’acqua è un elemento che domina tutto il secondo atto, come in un acquario dove Butterfly rimane incastrata tra le pareti trasparenti di una vita non vissuta.
2010 Rigoletto
Rigoletto ci restituisce un'immagine infranta dell'esistenza borghese, scissa fra cinismo e utopia positiva. Il teatro diventa la lente d'ingrandimento di un fatto sociale, oltre alla virtù vi s'impara la rivolta e la sete di libertà.
2010 Don Giovanni
Il nostro Don Giovanni è come una fosca fiaba notturna. Con la paurosa leggerezza di una storia di ammazzamenti e fantasmi, raccontata in una cupa notte di luna. Fiaba ambientata in un fragile teatrino. Ma non completo, piuttosto ciò che ne resta, le rovine di un teatrino settecento o forse barocco. Lo scheletro di un boccascena, con ancora attaccati i lembi di un sipario stracciato e svolazzante. Come grandi tende di una finestra spalancata di colpo dal vento, perché inizia un temporale estivo.
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