2008 Così fan tutte
2008 Così fan tutte
2008 Così fan tutte
2008 Così fan tutte

2008 Così fan tutte

Così fan tutte
ovvero le necessità del core

Opera domani – XII

Locandina

Dramma giocoso in due atti KV 588. Musica di Wolfgang Amadeus Mozart.
Libretto di Lorenzo da Ponte.
Prima rappresentazione Vienna, Burgtheater, 26 gennaio 1790
Drammaturgia e adattamento dei testi Deda Cristina Colonna
Adattamento musicale Massimiliano Toni

Fiordiligi Marianne Gesswagner, Marianna Prizzon
Dorabella Chiara Amarù, Valeria Tornatore
Guglielmo Carlo Checchi, Francesco Paolo Vultaggio
Ferrando Enea Scala, Cosimo Vassallo
Despina Irene Favro, Valentina Vitti
Don Alfonso Giuseppe Pizzicato, Mirko Quarello

Maestro concertatore al cembalo
Massimiliano Toni

Regia
Deda Cristina Colonna

Scene Valentina Dellavia
Costumi Monica Iacuzzo
Light designer Matteo Discardi

Orchestra 1813

Il nostro Così fan tutte è incentrato più sul tema della libertà di scelta che su quello tout court dell’infedeltà. Dietro lo scherzo attuato da Ferrando e Guglielmo ai danni delle loro fidanzate –  quella specie di gioco dei quattro cantoni in cui in palio c’è il cuore – non c’è soltanto il parere cinico di Don Alfonso sulla presunta infedeltà connaturata nelle donne; ci sembra piuttosto di vedervi un’occasione data ai quattro protagonisti di gustare il sapore della libertà. Così fan tutte è la storia della crescita di questi giovani attraverso l’itinerario dettato dalle ‘necessità’ di quel cuore che, lasciato libero di scegliere, li porta ad innamorarsi veramente e a scoprire la profondità delle passioni e dei sentimenti. Di fronte alla possibilità di essere liberi, i protagonisti dell’intreccio reagiscono in modo assai diverso: Ferrando e Guglielmo scoprono la parte migliore di sé e diventano seduttori affascinanti, spigliati, spiritosi, attenti ed appassionati, mentre di fronte al tradimento saranno rispettivamente addolorato ed infuriato. Dorabella prova un’ebbrezza quasi istantanea e reagisce con entusiasmo, travolgendo anche Fiordiligi, che invece ha paura della libertà e tenta in ogni modo di resistere. 

La scena è una gabbia, o una voliera per uccelli, che rappresenta la casa e l’universo di Fiordiligi e Dorabella, prigioniere delle convenzioni sociali e di relazioni stereotipate. Mentre il cuore dei personaggi si apre ai nuovi sentimenti, anche la gabbia si apre fino a rappresentare una specie di ‘città ideale’, un universo in cui i percorsi sono liberi, scelti dall’individuo e non determinati dalle convenzioni.

I ragazzi che cantano dalla platea saranno il coro dell’opera – complice di Don Alfonso con cappelli militari, ghirlande di fiori e torte nuziali da realizzare in classe – e canteranno con lo stesso Don Alfonso nei punti più salienti dell’opera, compiendo così insieme ai protagonisti l’itinerario del cuore dalla gabbia alla libertà.

Deda Cristina Colonna

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