2014 Cavalleria Rusticana
2014 Cavalleria Rusticana
2014 Cavalleria Rusticana
2014 Cavalleria Rusticana
2014 Cavalleria Rusticana
2014 Cavalleria Rusticana
2014 Cavalleria Rusticana

2014 Cavalleria Rusticana

Atto unico. Musica di Pietro Mascagni Libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla omonima novella di Giovanni Verga.
Prima rappresentazione: Teatro Costanzi di Roma, 17 maggio 1890

Santuzza Lilla Lee
Turriddu Francesco Anile
Lucia Nadija Petrenko
Alfio Carmelo Caruso
Lola Cinzia Chiarini
Danzatori Francesca Lombardo, Andrea Coppone

Direttore
José Luis Gomez-Rios

Regia
Serena Sinigaglia

Scene Maria Spazzi
Costumi Federica Ponissi
Light designer Alessandro Verazzi

Maestri del coro
Mario Moretti, Antonio Eros Negri

Maestro del coro voci bianche
Michelangelo Gabrielli

Coro, Coro di voci bianche, Orchestra e Figuranti 200.Com
con
Coro Città di Como
Coro voci bianche del Teatro Sociale di Como
Coro voci bianche del Conservatorio di Como

Orchestra 1813

Orchestra A. Vivaldi

Produzione Teatro Sociale di Como AsLiCo

 

Il soggetto di Cavalleria è aperto, musicalmente meraviglioso e lascia spazio all’immaginazione.
La comunità è protagonista ancor più di Turiddu e Santuzza.
Il popolo è la base di quest’opera, che è ideale per aprire le porte del teatro alla città.
Graham Vick

TUTTO ACCADE IN PIAZZA

Si parla molto, a proposito e talvolta a sproposito, della ‘crisi’ dell’opera. In un mondo che cambia velocemente, dove girano sempre meno soldi, dove le aziende chiudono, i teatri faticano a produrre e non si circuita più, gli operatori della cultura devono interrogarsi e provarsi su progetti ‘innovativi’ nei linguaggi e nelle economie. Se chiedete ad un giovane chi era Verdi o chi era Rossini, molto probabilmente non vi saprà rispondere. Tutti i nuovi media hanno ulteriormente allontanato la cultura di genere, come l’opera, dalla cultura di massa. La diversificazione stessa delle proposte culturali è tanta e tale da generare dispersione e distanza. Eppure nessun genere culturale è così completo come l’opera lirica. L’opera lirica è canto, musica, parola, insomma è totale. Ed è il nostro più prezioso patrimonio di fronte al resto del mondo. «L’Italia, patria del bel canto!» – si usava dire in epoche più felici.

Da queste considerazioni nasce l’idea della nostra Cavalleria rusticana, un evento in e di piazza, per e con la gente di Como. Un esperimento, un primo importante tentativo per riportare l’opera lirica alle sue gloriose origini, attraverso la partecipazione diretta e la condivisione. Un vero e proprio Teatro Sociale.

Molte le declinazioni di questo concetto.

Partiamo dalla prima: niente quarta parete. I cantanti solisti si muovono e agiscono in mezzo al pubblico. Il nostro coro circonda pubblico e solisti, delineando i confini della piazza. La piazza di Vizzini, il piccolo paese siciliano in cui Verga (da cui Mascagni trasse ispirazione) ambienta l’opera. Il parcheggio dell’Arena si trasformerà per il tempo della rappresentazione in quella piazza assolata, in attesa che il rito d’amore e di morte si compia. Niente barriera tra platea e palco, tutto accade al centro della piazza come nel teatro greco. Proseguiamo.

Il pubblico partecipa attivamente alla rappresentazione. Mangerà mandorle per commemorare la festa di Pasqua, brinderà con Turiddu e il coro del paese nel famoso brindisi che Mascagni, al culmine della tragedia, così sapientemente descrive.

E ancora.

I duecentocinquanta coristi non sono cantanti di professione, sono appassionati cittadini di Como, che per mesi hanno fatto un corso e hanno imparato l’opera. L’impatto è fortissimo. Come il coro di Mascagni è il coro dei paesani, così il nostro coro è formato da gente di Como e dintorni. Un coro che tutto vede e sa ma che sceglie di non vedere e non sapere per non avere guai. Atteggiamento tipicamente omertoso che erroneamente attribuiamo solo ai siciliani. Ogni essere umano, soprattutto quando è in gruppo, tende, per pigrizia o peggio vigliaccheria, a conformarsi nei comportamenti. «I panni sporchi lavali a casa!». «Fai quel che vuoi purché tu lo faccia dove io non ti veda!». Ma, come si diceva, la vicenda di Turiddu, Alfio e Santuzza accade tutta in piazza e, se non bastasse, in un giorno di festa dove il paese intero accorre alla messa. Quanto è attuale questo coro di Mascagni, quanto è universale. E quanto è potente e forte Santuzza. Santuzza viola le leggi non scritte del silenzio, Santuzza parla e parla troppo. Non si conforma. Questo è il peccato che l’intera società non le perdona, e questa è la ragione profonda del duello finale, che non può risolversi se non con la morte.

E infine. Il coro, si diceva, è formato da cittadini comaschi che giocano al teatro e all’opera con grande (ve lo assicuro) serietà. Ci sono pure i bambini, che Mascagni non aveva previsto, ma che la nostra operazione chiamava a gran voce. Bambini che sempre per diletto hanno anch’essi partecipato al corso preparatorio e che canteranno con gli adulti alcuni dei cori dell’opera. Insomma pubblico e attori sono affratellati, tutta Como si specchia e si guarda.

Non è questo, come diceva Shakespeare, lo scopo ultimo del teatro? Riconoscersi come comunità e conoscersi come esseri umani.

Serena Sinigaglia

JOSÉ LUIS GOMEZ Direttore
Nato in Venezuela, inizia la carriera musicale come violinista e all’età di 11 anni diventa il primo violino dell’Orchestra giovanile della Zulia (parte del venezuelano Sistema de Orquestras Juveniles). Si è diplomato in musica e violino alla Scuola di Musica di Manhattan a New York, prima di proseguire la carriera in Europa. Decidendo di realizzare il suo sogno di avere più influenza sulla direzione musicale, prende lezioni da Lü Jia, Muhai Tang e John Nelson. Dopo soli sei mesi di studio, partecipa al Concorso internazionale di direzione a Francoforte, dove vince il primo premio nel settembre 2010, che lo catapulta all’attenzione internazionale. L’energia, il talento e la creatività gli fanno guadagnare il plauso dell’Orchestra sinfonica della Radio di Francoforte, dove diventa direttore assistente, carica assegnatagli da Paavo Järvi. Da allora ha lavorato con: Orquesta Sinfónica de Radio Televisión Española di Madrid, Houston Symphony Orchestra, National Arts Centre Orchestra di Ottawa, Hamburg Symphony, Basel Sinfonietta, Orquesta Sinfónica de Castilla y León, Orquesta Sinfónica do Porto, Grand Rapids Symphony, Macao Symphony e Orchestra 1813 del Teatro Sociale di Como, con la quale ha diretto nel 2011 Le nozze di Figaro nell’ambito del progetto AsLiCo Pocket Opera e con cui ha stretto un rapporto che lo ha portato a diventarne il direttore principale fino ad oggi. Nella stagione 2012/13 ha debuttato alla Royal Liverpool Philarmonic e nelle orchestre sinfoniche del Colorado, Vancouver, Edmonton, Pasadena e Taiwan, assieme a nuovi inviti all’Orquesta Sinfónica de Castilla y Leon, l’Orquestra Sinfónica Brasileira e la Elgin Symphony Orchestra. Ha anche guidato la Frankfurt Sinfonica della Radio di Francoforte per il suo concerto a New York e in diversi progetti educativi. In campo operistico ha diretto La bohème all’Opera di Francoforte e La Cenerentola all’Opera di Stoccarda, ed è previsto un ritorno nella stagione 2013/14. Future collaborazioni lo vedranno debuttare alla Radio di Stoccarda, la Staatskapelle Weimar e le orchestre sinfoniche dell’Alabama e Winnipeg, oltre a ritornare in Giappone, a Taiwan, Francoforte e Stoccarda.

SERENA SINIGAGLIA Regista
Nata a Milano nel 1973, si diploma al corso di regia teatrale presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica ‘Paolo Grassi’. Nel 1996 è fondatrice e direttore artistico della compagnia teatrale ATIR. Nel corso della carriera, ha conseguito numerosi premi, tra cui il premio nazionale di regia al femminile Donnediscena (2005), premio Franco Enriquez (2006), premio Milanodonna 2007 del Comune di Milano, il quale nel 2012 l’ha insignita anche dell’Ambrogino d’oro per l’attività svolta presso il Teatro Ringhiera, di cui è direttore artistico dal 2007. Nel 2008, la pubblicazione del romanzo E tutto fu diverso le procura il premio letterario Rhegium Julii. Come regista, si è divisa tra il repertorio classico (Romeo e Giulietta di Shakespeare, Le troiane di Euripide, Le donne al parlamento di Aristofane, Nozze di sangue di García Lorca) e il repertorio contemporaneo (La cimice di V. Majakovskij con Paolo Rossi, Natura morta in un fosso di F. Paravidino, L’età dell’oro di e con Laura Curino, Il Grigio di G. Gaber e S. Luporini, 1968 di S. Sinigaglia e P. Ponti, La bellezza e l’inferno di e con Roberto Saviano). Gli spettacoli sono stati prodotti sia dalla Compagnia ATIR sia da molti dei principali teatri italiani, fra cui il Piccolo Teatro di Milano. Dal 2001 si misura anche con l’opera lirica, a partire dal progetto didattico Opera domani (Guglielmo Tell, 2002; Orfeo ed Euridice, 2003), poi collaborando con il Circuito Lirico Lombardo per diverse produzioni: Werther, 2004, ripreso due anni dopo al Teatro Petruzzelli di Bari; Le nozze di Figaro, 2005; Don Giovanni, 2006; Falstaff, 2008), ma anche con il Rossini Opera Festival (Adelina di Pietro Generali, 2003), il Landestheater di Salisburgo (Don Pasquale, 2008), lo Sferisterio di Macerata (Carmen, 2012). Fra i suoi impegni più recenti, la regia per Italia anni dieci (produzione ATIR) e Tosca al Teatro La Fenice di Venezia.

MARIA SPAZZI Scenografa

Nata a Milano nel 1972, nel 1995 si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera. Fonda nel 1996 insieme ad altri soci la compagnia teatrale ATIR, che tuttora produce e distribuisce spettacoli con la regia di Serena Sinigaglia nei maggiori teatri italiani ed esteri e che dal 2007 gestisce il Teatro Ringhiera a Milano. Ha collaborato come scenografa con diverse realtà teatrali, nell’allestimento di spettacoli di prosa (fra cui Piccolo Teatro di Milano, Teatro Stabile di Torino, di Trieste e della Sardegna) e lirici (fra cui Fenice di Venezia, Macerata Opera Festival, Rossini Opera Festival, Landestheater di Salisburgo, Teatro Lirico Petruzzelli, Circuito Lirico Lombardo). Dal 2008 conduce seminari teorico-pratici di scenografia presso la SUPSI a Lugano. Nel 2010 ha fondato insieme ad altri soci ‘Voli di Cartone Allestimenti’, laboratorio di realizzazione e progettazione.

FEDERICA PONISSI Costumista

Nata a Milano nel 1978, si laurea nel 2002 in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 2003 collabora con la compagnia teatrale ATIR, firmando e realizzando i costumi delle regie di Serena Sinigaglia. Cura inoltre i costumi per alcuni spettacoli per il Piccolo Teatro di Milano, tra cui: La cimice di Majakovskij, il progetto di teatro integrato Gli spazi del teatro e la compagnia delle Nina’s Drag Queens. Firma inoltre i costumi di alcune opere liriche, tra le quali: per il Circuito Lirico Lombardo Werther (2004), Le nozze di Figaro (2005); Don Giovanni (Opera domani, 2006), Don Pasquale al Landestheater di Salisburgo (2008), Carmen al Macerata Opera Festival (2012), Tosca al Teatro La Fenice di Venezia (2014). Cura i costumi di alcuni cortometraggi per la regia di Paolo Bernardi ed Evelina De Gaudenzi (Il tempo delle donne).

ALESSANDRO VERAZZI Light designer
Attivo nell’abito operistico e negli spettacoli di prosa, collabora con diversi registi, tra cui: Serena Sinigaglia, Leo Muscato, Francesco Micheli, Carmelo Rifici. Ha lavorato per diversi teatri, tra cui: La Fenice di Venezia, Massimo di Palermo, Regio di Parma, Sferisterio di Macerata, Piccolo di Milano, Maggio Fiorentino, Opera di Roma, San Carlo Napoli, Lirico di Cagliari, Petruzzelli di Bari, Pergolesi di Jesi, Sociale di Como e molti altri. Ha collaborato con il gruppo musicale Yo Yo Mundi per il concerto-spettacolo La banda di Tom e altre storie partigiane, con la partecipazione di Giuseppe Cederna e per 54, anno incredibile, testi e parole di Wu Ming. È stato direttore tecnico della compagnia ATIR di Milano tra il 2000 e il 2009. Progetta e coordina la realizzazione dell’impianto illuminotecnico del Teatro delle Ali di Breno. Collabora con lo stilista inglese David Fielden. Presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dal 2007 al 2010 tiene il corso di illuminotecnica, mentre nel 2010 insegna lighting design.

ANTONIO EROS NEGRI Maestro del coro
Compositore, direttore e didatta, conclusi gli studi di armonia e contrappunto, consegue presso il Conservatorio di Milano i diplomi in organo e composizione organistica, composizione polifonica vocale e clavicembalo. Dal 1998 è titolare della cattedra di esercitazioni corali, dal 2005 coordinatore dei corsi accademici presso il Conservatorio di Como, dove è anche professore di contrappunto e di analisi, concertazione e direzione del repertorio barocco e classico. Svolge un intenso lavoro compositivo che ha portato a numerose esecuzioni pubbliche, fra cui si ricordano: Del gioco, del cuore, dell’allegria (Teatro alla Scala, 2006) e Villa Rotunda Suite e Canti di Villa Saraceno, su versi di Veronica Meteora (Ville palladiane, 2008). Le sue opere, pubblicate da diverse case editrici e discografiche, sono frequentemente eseguite in stagioni concertistiche internazionali e nazionali. Ha collaborato in qualità di direttore e compositore con diverse istituzioni musicali, fra le quali: Musica nel nostro tempo, I Pomeriggi musicali, Nuove sincronie, Serate musicali, Sentieri Selvaggi, Musica nei cortili, La Venexiana. Ha al suo attivo, in qualità di direttore, numerose incisioni discografiche di importanti opere inedite del passato, fra cui la Triaca musicale di Giovanni Croce e svariati libri dell’opera omnia di Adrian Willaert, registrati dall’etichetta Stradivarius. Di recente pubblicazione è il Symbolum apostolorum per la prestigiosa casa editrice tedesca Schott.

MARIO MORETTI Maestro del coro
Nato a Como nel 1945, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio di Milano con Alda Vio, quindi in composizione sotto la guida di Alberto Soresina. Dopo un’intensa attività concertistica come pianista, si è dedicato al teatro come maestro sostituto, ed alla musica corale, come maestro del coro, partecipando ad importanti festival e rassegne in Italia e in Europa, con orchestre e solisti di fama internazionale. Dal 1974 ha assunto la direzione del Coro Città di Como, collaborando con affermati direttori, quali: Riccardo Chailly, Gustav Kuhn, Roger Norrington, Marcello Rota, Roberto Rizzi Brignoli, Marcello Viotti, Alberto Zedda ed altri, nell’ambito delle stagioni liriche del Teatro Sociale di Como (dal 1988 al 1996) e di alcune del Circuito Lirico Lombardo. Inoltre, dal 1996 dirige il Coro Polifonico Benedetto Marcello di Mendrisio e dal 2001 al 2007 ha diretto anche il Coro Città di Saronno. Parallelamente, si è dedicato alla composizione: le sue opere sono regolarmente eseguite in Italia e all’estero. È stato docente di lettura della partitura presso i conservatori di Milano e Como.

LILLA LEE Soprano
Si diploma al Conservatorio di Milano nel 2003 sotto la guida di Wilma Borelli. Nel 2004 cambia registro vocale passando da mezzosoprano a soprano lirico sotto la guida di Bonaldo Giaiotti, mentre nel 2007 si perfeziona al Conservatorio di Novara con Anna Maria Pizzoli. Nel 2008 debutta in Turandot (Turandot) nell’ambito della stagione del Circuito Lirico Lombardo. Nel 2009 riveste i panni di Turandot (Turandot) presso il Teatro Filarmonico di Verona (regia Gianfranco De Bosio, direttore Antonio Pirolli). Nel 2010 si perfeziona all’Accademia ‘O. Vecchi’ di Modena con Raina Kabaivanska. Subito dopo, debutta in Manon Lescaut (Manon Lescaut) al Teatro La Fenice di Venezia (regia Graham Vick, direttore Renato Palumbo) e si esibisce nel concerto in memoria di Luciano Pavarotti a Modena con l’orchestra del Teatro Regio di Parma diretta da Aldo Sisillo. Nel 2011 si perfeziona con Ernesto Veronelli e subito dopo debutta ne La bohème (Mimì) presso il Teatro La Fenice di Venezia (regia Francesco Micheli, direttore Juraj Valčuha). Nello stesso anno si esibisce in Turandot (Turandot) al Teatro Wielki Narodowa di Varsavia (regia Mariusz Trelinski, direttore Patrick Fournillier e Carlo Montanaro). Nella stagione 2013/14 debutta in Aida (Aida) al Cankarjev Dom di Lubiana (regia Pier Francesco Maestrini, direttore Francesco Rosa) e si esibisce in Macbeth (Lady Macbeth) e Tosca (Tosca) presso l’Opera Bałtycka (regia Marek Weiss, direttore Andriy Yurkevych).

FRANCESCO ANILE Tenore
Nato a Polistena (Reggio Calabria), si è diplomato in clarinetto e in canto con il massimo dei voti al Conservatorio di Reggio Calabria. È stato più volte premiato con attestati, segnalazioni e riconoscimenti, quale finalista in prestigiosi concorsi nazionali e internazionali: ‘Toti Dal Monte’ di Treviso, ‘Laurivolpi’ di Latina, ‘Cilea’ di Reggio Calabria, ‘Bellini’ di Caltanisetta. Ha vinto il primo premio ‘E. Bastianini’ al Concorso ‘Grandi Voci Toscane’ di Campi Bisenzio (Firenze) e il terzo premio al concorso internazionale ‘M. Del Monaco’ a Marsala. Dal 1999 ha iniziato la carriera nei maggiori teatri d’Europa e del mondo. Nella stagione 2011/12 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano in Cavalleria rusticana (Turiddu) e successivamente è stato impegnato al Maggio Musicale Fiorentino ed alla Fenice di Venezia in Manon Lescaut (Des Grieux). Tra i successi dell’ultima stagione si segnalano: Cavalleria rusticana (Turiddu) e I pagliacci (Canio) alla Scottish Opera; Turandot (Calaf) al Teatro Massimo di Palermo, al Teatro Comunale di Bologna e all’Arena di Verona; Aida (Radamès) alle Terme di Caracalla; Cavalleria rusticana (Turiddu) al Teatro San Carlo di Napoli; I pagliacci (Canio) al Teatro Comunale di Bologna e a Buenos Aires; Cavalleria rusticana (Turiddu) e Il tabarro (Luigi) al Festival Puccini di Torre del Lago; Otello (Otello) al Teatro Lirico di Cagliari per l’inaugurazione della stagione 2013 e nei teatri del Circuito Lirico Lombardo; Norma (Pollione) al Teatro Lirico di Cagliari.

CARMELO CARUSO Baritono
Ha iniziato lo studio del canto con Luciano Federighi, diplomandosi al Conservatorio di Santa Cecilia e proseguendo poi gli studi con Luciano Bettarini e Bianca Maria Casoni. È risultato vincitore del Concorso AsLiCo nel 1984, del Concorso Pergolesi di Roma nel 1984, del Premio Giovani per la Lirica Arena di Verona nel 1985, del Concorso Briccialdi di Terni nel 1986/87, del Concorso Viotti di Vercelli nel 1990. Fra i recenti impegni, si segnalano: Don Carlo (Rodrigo) al Politeama di Lecce, Nabucco (Nabucco) all’Auditorium di Tenerife e al Luglio Musicale Trapanese, Macbeth (Macbeth) a Chieti e Teramo. Si è esibito nei maggiori teatri italiani ed europei, tra cui: Teatro alla Scala e Royal Opera House (Cyrano de Bergerac e Dom Sébastien), Maggio Musicale Fiorentino (Tosca, Il prigioniero, Volo di notte), Teatro Massimo Bellini di Catania (Cassandra di V. Gnecchi, Rigoletto, Tosca, Madama Butterfly, I cavalieri di Ekebù), Regio di Torino e Massimo di Palermo (La pulzella d’Orléans di P. I. Čajkovskij), Concertgebow di Amsterdam, Teatro Comunale di Bologna. Ha cantato sotto la direzione di: Maurizio Arena, Bruno Bartoletti, Luciano Bettarini, Paolo Carignani, Massimo de Bernart, Mark Elder, Patrick Fournillier, Daniele Gatti, Gianandrea Gavazzeni, Herbert Handt, Andrea Licata, Peter Maag, Paolo Olmi, Daniel Oren, Zoltán Peskó, Stefano Ranzani, Tiziano Severini, Pinchas Steinberg, Giampiero Taverna.

CINZIA CHIARINI Mezzosoprano
Nata a Roma nel 1986, intraprende lo studio del violino giovanissima. Si diploma al Conservatorio di Santa Cecilia nel settembre 2010. Dal giugno 2013 prosegue i suoi studi con Raina Kabaivanska. Vincitrice AsLiCo dell’edizione 2012 per la sezione esordienti, debutta nel ruolo di Alisa (Lucia di Lammermoor) nei teatri del Circuito Lirico Lombardo. Nel 2013 partecipa al progetto dell‘AsLiCo Pocket Opera, ne Il trovatore (Azucena). Debutta nel gennaio 2014 nel ruolo della Principessa Eboli (Don Carlo) al Teatro Nazionale di Sofia, ruolo che ricopre anche nel maggio successivo. Ancora a Sofia è Amneris (Aida), sotto la regia di Hugo De Ana.

NADIYA PETRENKO Mezzosoprano
Ha studiato all’Accademia musicale di Leopoli, all’Accademia Musicale di Mosca, all’Università di Princeton. Ha cantato al Teatro d’Opera di Leopoli ed è stata prima solista presso la Filarmonica di Crimea, la Radio Statale dell’Ucraina, la Sala Nazionale dei Concerti di Kiev e il Teatro d’Opera Sperimentale di Kiev. Nel 2000 si è trasferita in Italia. È stata premiata in diversi concorsi, vincendo il primo premio assoluto al X concorso internazionale ‘Riviera della Versilia’ e al concorso internazionale ‘Nino Carta’ di Moncalieri. Tra i ruoli debuttati in Italia, si ricordano: nel 2004 Madelon (Andrea Chénier) a Lecce, Brescia, Bergamo, Pavia e Cremona; Santuzza (Cavalleria rusticana) a Cremona; Fenena (Nabucco) a Bassano del Grappa e Jesolo. Nel 2005 è Amneris (Aida) a Reggio Calabria e Maddalena (Rigoletto) a Cremona, Pavia, Bergamo, Brescia e Como, mentre nel 2006 è Emilia (Otello) a Rovigo, Bolzano, Rimini, Ravenna e La principessa di Bouillon (Adriana Lecouvreur) a Neustrelitz. Nel 2007 ha interpretato Maddalena (Rigoletto) e Amneris (Aida) al Festival Narni Opera e Preziosilla (La forza del destino) a Malta. Nel 2008 partecipa alla produzione de Der Rosenkavalier al Teatro Carlo Felice di Genova e a Gianni Schicchi e La Medium nei teatri del Circuito Lirico Lombardo. Nel 2009 è Maddalena (Rigoletto) e Zita (Gianni Schicchi) a Lecce. Nel 2011 canta nel ruolo di Gertrude (Roméo et Juliette), nel 2012 interpreta Giovanna (Ernani) e nel 2013 Mary (Die fliegende Holländer). Da alcuni anni si dedica intensamente all’insegnamento.

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