2019 L’elisir d’amore
2019 L’elisir d’amore
2019 L’elisir d’amore
2019 L’elisir d’amore
2019 L’elisir d’amore
2019 L’elisir d’amore

2019 L’elisir d’amore

L’elisir d’amore.
Una fabbrica di idee

Opera domani – XXIII edizione 2019

 

Locandina

Musica di Gaetano Donizetti. Libretto di Felice Romani
Adattamento musicale e drammaturgico a cura di AsLiCo

ADINA, Figlia del proprietario della Fabbrica dello sciroppo Elisir Gesua Gallifoco, Veronica Marini, Noemi Muschetti
NEMORINO, Operaio della fabbrica innamorato di Adina Valerio Borgioni, Giacomo Leone, Gianluca Moro
BELCORE, Soldato esploratore di ritorno da una missione in Africa Guido Dazzini, Andrea Gervasoni, Luca Vianello
DULCAMARA, Ciarlatano venditore ambulante Luca Galli, Alessio Potestio, Luca Vianello
Operaia della fabbrica 1/Invitata al matrimonio 1 Gesua Gallifoco, Anna Gaspa
Operaie della fabbrica/ Invitate al matrimonio Selena Bellomi, Tamara Cardo
Operai notturni, Guardia notturna, Soldati di Belcore Maria Concetta Gravagno, Francesco Mauri, Edoardo Rivoira
Operai della fabbrica/Invitati al matrimonio Coro dei ragazzi

Direttore
Azzurra Steri

Regia

Manuel Renga

Scene e costumi Aurelio Colombo
Assistente alla regia Sara Dho
Assistente a scene e costumi Mara Ratti

Orchestra 1813
Nuovo allestimento
Produzione AsLiCo
in coproduzione con Théâtre des Champs Elysées di Parigi e Opéra de Rouen

 

Il nostro Elisir si svolge negli anni ‘30 del secolo scorso, nella fabbrica di Sciroppo per la tosse Elisir. Questa fabbrica è grigia e triste. Lo sciroppo prodotto, di per sé odiato dai bambini, è cattivo e molto amaro. La fabbrica è un luogo dove manca la dolcezza, dove manca la felicità perché nessuno ha il coraggio di provare a cambiare la ricetta, nessuno ha il coraggio di osare.
Saranno i bambini e ragazzi di Opera domani a osare e migliorare la ricetta, saranno i lavoratori notturni della fabbrica, che porteranno in teatro quegli ingredienti segreti contro le amarezze della vita e salveranno le sorti della fabbrica.
Con L’elisir si affronta il tema della creatività, dell’iniziativa, del lavoro e della lettura come strumento di formazione dell’identità e conoscenza di sé.

 

 

L’ELISIR D’AMORE. LA TRAMA ORIGINALE 

L’azione si svolge in un villaggio dei Paesi Baschi alla fine del XVIII secolo.

Atto primo. Mentre i mietitori si riposano sotto gli alberi, la fittavola (NOTA 1) Adina legge ai presenti la storia di Tristano che, innamorato di Isotta e da lei respinto, riuscì a farsi riamare ricorrendo a un filtro amoroso. Nemorino, giovane e timido innamorato di Adina, sospira. La ragazza non dà retta alle sue attenzioni; è incostante e capricciosa e sembra preferire la corte del presuntuoso Belcore, sergente della guarnigione appena giunta al villaggio. In piazza sopraggiunge intanto il dottor Dulcamara, un vero ciarlatano che vende una bottiglietta di un liquore che, a suo dire, pone rimedio a ogni male o dolore, ridona vigore ai vecchi e procura amore ai giovani. Ricordando la storia raccontata da Adina, si riaccendono le speranze di Nemorino! Il dottore gli garantisce infatti che il favoloso elisir la farà cadere ai suoi piedi, nel tempo di ventiquattr’ore massimo (il tempo necessario al dottore per lasciare il paese prima che venga scoperto l’inganno, ovviamente). Nemorino, ingenuo, è così sicuro dell’effetto dell’elisir che cambia completamente umore: ride, scherza e non si cura quasi di Adina. La ragazza, sorpresa e indispettita da questo cambiamento improvviso, accetta per ripicca la corte di Belcore e la sua proposta di matrimonio. Anzi, alla notizia che la guarnigione deve lasciare il paese la mattina dopo, decide di sposarlo subito. Tutti sono invitati alle nozze: amici, contadini, e il dottor Dulcamara. Ripiombato nella disperazione, Nemorino supplica Adina di aspettare almeno ventiquattro ore -il tempo che l’elisir faccia il suo effetto- ma lei è irremovibile.

Atto secondo. Alla fattoria di Adina si stanno allestendo in tutta fretta i preparativi per le nozze e per il banchetto. Nemorino ricorre a Dulcamara per chiedergli come accelerare gli effetti dell’elisir e farsi amare subito: semplice, gli risponde Dulcamara, basta berne un’altra bottiglia. Ma Nemorino non ha più soldi per procurarsela. Disperato, accetta la proposta di Belcore: si arruola all’istante nell’esercito per ricevere il compenso d’ingaggio di venti scudi. Con questi riesce a comprare la seconda bottiglia del filtro magico. Nel frattempo si sparge in paese la voce di una ricca eredità che lo zio di Nemorino gli avrebbe lasciato morendo. Il giovane all’improvviso viene circondato e corteggiato dalle ragazze del paese; e a questo punto esplode la gelosia di Adina, che si rende conto di essere veramente innamorata di Nemorino. La vicenda si mette così sulla strada del lieto fine. Nemorino, che ora è ricco, può riscattare l’impegno di arruolamento e riprendersi la libertà.

Note

1  Fittavolo: affittuario, locatario, proprietario.

IL NOSTRO ELISIR – LA STORIA 

Ecco come Manuel Renga ha riletto L’elisir d’amore con il suo adattamento registico (1).

LA STORIA

La fabbrica di sciroppo contro la tosse Elisir è in crisi: lo sciroppo è troppo amaro e nessuno lo vuole più comprare. Un gruppo di operai notturni decide allora di prendere in mano la situazione: con una buona dose di coraggio e di creatività, che nessun altro nell’azienda sembra possedere, decidono in segreto di cambiare la ricetta aggiungendo alcuni ingredienti particolari…

Mentre preparano il loro piano, la vita nell’azienda segue il suo corso: l’operaio Nemorino è innamorato di Adina, la bella figlia del proprietario che però non sembra ricambiare il suo amore, anzi è infastidita dalle troppe avances del ragazzo. Una mattina la fabbrica è scossa dall’arrivo di Belcore, grande e famoso esploratore di ritorno da un lungo viaggio, che chiede di poter mettere tenda al riparo nella fabbrica per qualche giorno. Appena vede Adina se ne innamora e inizia a corteggiarla provocando una grande gelosia in Nemorino. Ma non è finita qui! Durante il turno di notte la guardia avverte i colleghi che uno strano individuo è arrivato in città e promette un Elisir in grado di cambiare le sorti della fabbrica. Si tratta di Dulcamara, uno strano chimico, forse un imbroglione, che vende a poco prezzo il suo Elisir che guarisce e sistema ogni situazione. Ma certo! Ecco la soluzione per Nemorino: comprerà da Dulcamara l’elisir d’amore della regina Isotta, che ha sentito nominare da Adina in uno dei suoi racconti, e la ragazza non avrà scampo, cadrà ai suoi piedi. La gioia esplode sulla faccia di Nemorino e Adina la scambia per una provocazione, tanto da accettare -solo per ripicca- la proposta di matrimonio del soldato Belcore: si devono sposare quella sera stessa! Mentre tutti si preparano per la festa, gli operai notturni con la complicità dei giovani operai del pubblico attuano il loro piano: goccia dopo goccia, bottiglia dopo bottiglia, aggiungono all’alambicco tutti gli ingredienti segreti necessari per trasformarlo in una delizia. Missione compiuta! Intanto la festa inizia con canti, balli e una ricchissima cena. Nemorino è disperato: deve riuscire ad avere una seconda dose di Elisir, ma come può fare senza denaro? L’unica soluzione è farsi soldato e partire: per l’amore di Adina e per non vederla fra le braccia di Belcore è davvero disposto a tutto.

Nel frattempo una telefonata avvisa che Nemorino ha ricevuto una grande eredità: le donne invitate al matrimonio iniziano a corteggiarlo e lui scambia queste attenzioni per l’effetto dell’elisir. Adina e Nemorino, forti della scoperta dell’amore dell’altro trovano il coraggio, superano il loro orgoglio e si confessano il reciproco amore.

Ormai è l’alba, la festa è finita e i due ragazzi mettono al corrente tutti gli altri della loro decisione: si sposeranno di lì a poco. Tutto sembra finito, ma il telefono della fabbrica suona. Un cliente che ha provato la nuova ricetta dello sciroppo Elisir e ne ordina… diecimila bottiglie! Diecimila! Nella fabbrica torna finalmente la felicità!

I PERSONAGGI (inserire accanto/di lato i disegni dei personaggi)

ADINA. È la figlia del proprietario della fabbrica di sciroppo contro la tosse Elisir. Una ragazza civettuola, sicura di sé, che ama perdersi nella fantasia leggendo i suoi libri e innamorandosi dei personaggi e delle loro storie. È indispettita dal corteggiamento insistente di Nemorino: non crede al suo amore e fa di tutto per toglierselo dai piedi. Scoprirà poi che quello di Nemorino è un amore autentico, e a quel punto si accorgerà di esserne innamorata lei stessa.

NEMORINO. Operaio specializzato della fabbrica. Un ragazzo onesto, sincero, ma molto timido e orgoglioso. È innamorato della bella Adina e si arrabbia molto quando lei non solo non ricambia il suo amore, ma fa di tutto per farlo ingelosire. È disposto a fare qualsiasi cosa, anche a sacrificare la sua vita facendosi soldato, affinché lei non sposi Belcore e possa diventare sua moglie.

BELCORE. Militare di ritorno da una missione esplorativa, chiede ad Adina se può soggiornare al riparo nella sua fabbrica per qualche tempo, in attesa di nuove spedizioni. Un uomo tutto d’un pezzo, sicuro del suo fascino. Appena vede la bella Adina decide di conquistarla e di farla diventare sua moglie. Dopo la notizia della sua partenza imminente affretterà le pratiche per concludere il matrimonio, per poi restare a bocca asciutta quando Adina rivelerà il suo amore per Nemorino. Ma il suo grande ego gli permetterà di girare pagina molto facilmente.

DULCAMARA. Affascinante cialtrone, venditore ambulante di sogni, che ha come unico obiettivo quello di arricchirsi, senza paura di prendere in giro i creduloni dei paesi che incontra. Non esiterà a fingersi venditore di un elisir speciale in grado di risollevare le sorti della fabbrica, rendendo lo sciroppo, amaro e disgustoso, il più desiderato da tutti i bambini della terra. Risultato che alla fine sarà effettivamente raggiunto, ma non grazie a lui: saranno infatti gli operai notturni della fabbrica gli artefici del piccolo miracolo!

OPERAI NOTTURNI. Due operai notturni saranno, insieme al pubblico, gli autori del ri-sollevamento della fabbrica: stufi di quella situazione di tristezza e mancanza di lavoro, decideranno di osare, di prendere il coraggio a due mani e, con un po’ di creatività, di mettere mano alla ricetta dello sciroppo “Elisir” rendendolo un portento, il miglior sciroppo contro la tosse della terra.

GUARDIA NOTTURNA. È incaricata di sorvegliare durante la notte gli ambienti della fabbrica. È molto curioso e ama sapere tutto di tutti, infatti sarà lui a portare agli altri operai la notizia dell’arrivo di uno strano tipo, che con il suo Elisir potrebbe cambiare le sorti del loro lavoro. Diventa poi complice degli operai notturni nel piano di cambiamento della ricetta dello sciroppo.

NOTE

1 La regia è l’attività di guida e di coordinamento dell’allestimento di una rappresentazione teatrale o, in senso più esteso, di qualsiasi tipo di rappresentazione artistica dal vivo. Il regista è colui che:

  • definisce i criteri estetici, tecnici e narrativi dello spettacolo;
  • gestisce lo sviluppo del lavoro degli attori, dei cantanti e di tutti gli altri artisti che collaborano al prodotto finale (scenografo, light designer, ecc.).

I criteri vengono stabiliti dal regista in base a una personale interpretazione del materiale di partenza del lavoro (nel caso dell’opera lirica: il libretto poetico, cioè il testo, le parole pronunciate dai cantanti e la partitura, cioè la musica che incornicia le scene).

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