200.Com Un progetto per la città
L’ELISIR D’AMORE
di Gaetano Donizetti
AdinaMaria Rita Combattelli
Nemorino Nico Franchini
Belcore Lodovico Filippo Ravizza
Dulcamara Matteo Mollica
Giannetta Mariia Kokareva
Direttrice Azzurra Steri
Regia Manuel Renga
Scene e Costumi Aurelio Colombo
Lighting designer Giuseppe Di Iorio
Coreografa Barbara Cardinetti
Assistenti alla regia Sara Dho, Andrea Piazza
Assistente alle scene Valentina Volpi
Maestro del Coro Giuseppe Califano
Altri Maestri del Coro Davide Dell’Oca, Arianna Lodi, Cristina Merlini
Maestro al fortepiano Andrés Jesús Gallucci
Orchestra 1813
Coro 200.Com
Produzione Teatro Sociale di Como AsLiCo
Progetto 200.Com – VIII edizione
Dopo una pausa di due anni a causa della pandemia, torna finalmente in scena il progetto 200.Com! I nostri coristi, che si stanno preparando dal mese di ottobre tutti i lunedì sera, non vedono l’ora del nuovo debutto.
In scena un Elisir d’amore che ricorda “un film muto degli anni ’30 del Novecento – racconta il regista Manuel Renga – e le ambientazioni e i personaggi di Modern times di Charlie Chaplin o di Animal crackers dei Fratelli Marx”. Lo spettacolo è ambientato nella fabbrica che produce ricambi per automobili, parti meccaniche, olio per motori… Elisir!. Scenografia e costumi come in una cartolina vintage dai toni seppia, movimenti stilizzati, azioni costruite sulla struttura musicale, luci espressioniste che generano ombre profonde, sono alcune delle caratteristiche dei film indimenticabili che ritroveremo citati nello spettacolo. I cantanti e i personaggi richiamano tante figure divertenti e malinconiche dei film muti di Charlie Chaplin, Buster Keaton, fratelli Marx ecc. Il coro è uno dei veri protagonisti di quest’opera: operai e le operaie, segretarie, dirigenti, addetti alle pulizie, che con gag fisiche e movimenti animano lo spazio dell’Arena, immaginando di essere nella fabbrica di Tempi Moderni.
Elisir di sì perfetta, di sì rara qualità!
di Azzura Steri
L’elisir d’amore è un titolo che mi sta particolarmente a cuore: è stato il mio primo debutto nel mondo dell’opera lirica e ho sempre trovato che fosse un’opera estremamente moderna. Al di là dell’apparente semplicità e leggerezza della trama lascia spazio ad un lavoro di grande profondità nello studio della psicologia dei personaggi. Non a caso viene definita da Donizetti in partitura come Melodramma giocoso, e non come opera buffa, proprio a sottolineare un livello di pathos ed intima liricità in più rispetto ad una “semplice” commedia. Mentre troviamo le due grandi colonne dei personaggi di Belcore e Dulcamara in un qualche modo più “statici” e ben delineati, Donizetti e il librettista Felice Romani affidano ai due protagonisti Adina e Nemorino un ampio arco di evoluzione del carattere e messa in discussione del personaggio. Per quanto i due provengano da contesti sociali differenti, Donizetti ci mostra con estrema arguzia la loro grande affinità tramite la musica, cosa che ho cercato di sottolineare nel lavoro con l’orchestra e con gli interpreti. Nemorino, semplice contadino – o nel contesto di questa produzione semplice operaio – si dimostra all’altezza di Adina, colta ed emancipata, per la sua profondità e purezza d’animo nei punti più intimi dell’opera, come ad esempio nel duetto Chiedi all’aura lusinghiera o nella supplica Adina credimi all’interno del concertato del finale primo atto, per non parlare ovviamente della celeberrima Furtiva lagrima. Questa è la linea di interpretazione che ho voluto dare all’opera e con cui abbiamo lavorato con i bravissimi cantanti del cast e col regista Manuel Renga: affrontare la profondità di sentimenti umani che vengono toccati nel percorso di avvicinamento dei due protagonisti, accompagnati dalla brillante leggerezza delle scene di Dulcamara e dalla baldanzosa ed irruente presenza di Belcore. Ultima ma non per importanza la splendida cornice corale dell’opera, nel nostro caso il numerosissimo coro dei 200.Com, con cui è stato un grande piacere lavorare, e la cui grandissima passione ha apportato un elemento di freschezza ed entusiasmo al lavoro di queste settimane.
Note di regia
di Manuel Renga
L’elisir d’amore di Donizetti come un film muto degli anni ’30 del novecento. Un set cinematografico che ci ricorda le ambientazioni e i personaggi di Modern times di Charlie Chaplin o di Animal crackers dei Fratelli Marx. L’intensità di quelle pellicole è riposta nella grande potenza degli attori, nella loro recitazione che, pur essendo stilizzata, raggiunge picchi di gioia estrema o sprofonda in grandi baratri di disperazione. L’elisir d’amore sembra scritto pensando a questo: affiancare la dimensione comica e divertente a quella sentimentale e drammatica. Adina e Nemorino a poco a poco conoscono un amore vero, profondo, ostacolato dall’orgoglio e dal giudizio che vivono loro stessi e che gli altri nutrono nei loro confronti. Sarà proprio una lacrima vista da Nemorino sul viso di Adina a diventare il catalizzatore della vicenda, capace di cambiare le sorti di tutti i personaggi. Belcore e Dulcamara incarnano invece alla perfezione la dimensione della comicità sofisticata, raffinata e intelligente che caratterizza Charlie Chaplin o Groucho Marx. Lo spettacolo è ambientato nella fabbrica che produce ricambi per automobili, parti meccaniche, olio per motori… Elisir!. Scenografia e costumi come in una cartolina vintage dai toni seppia, movimenti stilizzati, azioni costruite sulla struttura musicale, luci espressioniste che generano ombre profonde, sono alcune delle caratteristiche dei film indimenticabili che ritroveremo citati nello spettacolo. Adina è la proprietaria della fabbrica, Nemorino uno degli operai, Giannetta la segretaria e confidente di Adina, Belcore sarà un militare di alto rango, pilota dell’aeronautica, sciupafemmine, Dulcamara un ciarlatano che vende vino, spacciandolo per l’elisir miracoloso che può curare ogni male, riprendendo i personaggi dell’avanspettacolo, il fascino per la magia, per gli effetti speciali, quasi illusionistici e per le scoperte misteriose della scienza, facendo riferimento alle tante figure divertenti ma anche malinconiche dei film muti di Charlie Chaplin, Buster Keaton, fratelli Marx ecc. Il coro è uno dei veri protagonisti di quest’opera; nel primo atto interpreta gli operai e le operaie, segretarie, dirigenti, addetti alle pulizie, con gag fisiche, movimenti e altre trovate che animano lo spazio, immaginando di essere nella fabbrica di Tempi Moderni. Il secondo atto invece prevede una trasformazione: il coro si cambia d’abito per la festa. Arriva un’orchestra illuminata da catene di lampadine come fossimo a una festa di matrimonio popolare, un tavolo è allestito, i camerieri servono da bere a tutti. L’Arena del Teatro Sociale di Como, in cui l’opera andrà in scena, diventa luogo ideale in cui allestire il nostro set in modo site specific, sfruttando le peculiarità delle architetture presenti: finestre, balconi, rialzi saranno affiancati da ingranaggi, da una grande pedana che attraverserà longitudinalmente lo spazio. Il pubblico si sentirà nella fabbrica proprio come i nostri operai, così come parteciperà alla festa di matrimonio come invitato “speciale”.
Azzurra Steri Direttrice
Classe 1992, si diploma con lode in Pianoforte con la Prof.ssa Giovanna Musiani presso il conservatorio “G. B. Martini” di Bologna, e nell’ottobre 2016 si diploma con il massimo dei voti in Direzione d’orchestra con il Maestro Daniele Agiman presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Durante gli anni di formazione ha avuto modo di partecipare a Masterclass di perfezionamento con il Maestro Daniele Gatti e il Maestro Ryusuke Numajiri, nonché di frequentare come allieva uditrice l’Italian Opera Acamedy del Maestro Riccardo Muti su La traviata, e nel 2017 l’Accademia Chigiana, ancora una volta con il Maestro Daniele Gatti. Il debutto nel mondo dell’opera lirica avviene a ottobre 2015 presso il teatro Nuovo di Milano nel titolo L’elisir d’amore con l’associazione Voce all’Opera. In seguito, a gennaio 2016 vince il concorso interno per dirigere Le nozze di Figaro nella produzione Opera Studio del Conservatorio di Milano accanto al Maestro Matteo Beltrami. Dal 2016 al 2018 lavora quindi come assistente del Maestro Beltrami presso il teatro Coccia di Novara, in qualità di Assistente, Maestro Collaboratore e Direttore musicale di Palcoscenico. A marzo 2017 si esibisce in un concerto presso il teatro Alighieri di Ravenna in qualità di cembalista con un ensemble d’archi dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Nel 2018 viene chiamata a dirigere il progetto AsLiCo Opera domani, il format dedicato alle scuole, con titolo Carmen, la stella del circo Siviglia, regia di Andrea Bernard. Dopo l’esperienza particolarmente positiva della tournée 2018, nel 2019 viene nuovamente impegnata nello stesso progetto, con il titolo L’elisir d’Amore, una fabbrica di idee, con regia di Manuel Renga e ancora una volta oltre centoquaranta repliche in tutta Italia. Lo spettacolo è stato ripreso a marzo 2022 presso la Royal Opera House di Muscat. Nel 2021 dirige inoltre il progetto “Traviata in un’ora”, presso il Luglio Musicale Trapanese, occupandosi personalmente anche della riduzione musicale.
Manuel Renga Regista
Regista teatrale diplomato al corso di regia della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano nel 2013, si forma con Graham Vick, Renata Molinari, Massimo Navone, Hubert Westkemper, Josè Sanchis Sinisterra, Maria Grazia Gregori, Lella Costa, Serena Sinigaglia, Marco Plini, Maria Consagra, Tatiana Olear, Valerio Binasco e Laura Marinoni. Nel 2015 con la supervisione di Serena Sinigaglia cura la regia di Per una donna, di Letizia Russo, Produzione ATIR – Teatro Ringhiera – Milano. Segue poi la regia di Carbone attivo, di Nick Rongjun Yu (CH) – Festival Tramedautore – Piccolo Teatro – Milano. Si dedica poi alla produzione di Testastorta. La storia inventata, di Nava Semel (IL), adattamento drammaturgico di Tobia Rossi, tournée in tutta Italia fino al 2018 – Spettacolo finalista al Premio In-Box per le nuove generazioni 2017; Call of Duty. Fake Version, di Tatiana Olear – Spettacolo finalista Premio Lidia Petroni 2016 e selezionato Festival Innesti / Outis Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea – Milano. Nel 2018 firma la regia di Romeo e Giulietta, adattamento da W. Shakespeare, Circuito Contemporaneo – Milano/Brescia; La Cosa Brutta, di Tobia Rossi, finalista Premio Hystrio Scritture di Scena 2016, Produzione CHRONOS3 / La Memoria del Teatro – Catania; Kobane, di Fabio Banfo, Produzione Teatro Libero Liberi Teatri – Milano; 1968 Juke Box, di Margherita Monga, Produzione Fondazione Aida – Verona; Come Giacomino del lago salvò il pianoforte del Maestro Puccini, di Simone Dini Gandini – Produzione Festival Pucciniano Torre del Lago e Pomeriggi Musicali – Milano. Dal 2019 inizia la collaborazione con il Teatro Sociale di Como – AsLiCo con regia, adattamento drammaturgico e progetto didattico per l’opera lirica L’Elisir d’amore, di G. Donizetti, progetto Opera Domani prodotto da AsLiCo. Nel 2020 firma regia, adattamento drammaturgico e progetto didattico per l’opera lirica Rigoletto, di G. Verdi, progetto Opera Domani. Nell’autunno 2020 per il Festival Verdi, Teatro Regio di Parma, cura regia e drammaturgia di La traviata – lo Spirito di Violetta. A seguire, per il Festival Verdi Off, produzione CHRONOS3, crea drammaturgia e regia di Borders are open! – Quattro Pezzi Sacri sulla rotta balcanica, una performance con cuffie wireless che unisce alcune testimonianze di migranti ai confini dell’Europa con i Quattro Pezzi Sacri di G. Verdi. Dal 2013 ad oggi collabora con la stagione dei Piccoli Pomeriggi Musicali di Milano presso il Teatro Dal Verme per i quali cura gli adattamenti drammaturgici e le regie dei concerti/spettacolo della stagione. Nel settembre 2021 firma drammaturgia e regia di Pachua in viaggio con gli Spiriti per il Festival MiTo Settembre in musica, con Elio. Dal 2017 è docente di regia presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e dal 2020 presso l’Accademia Santa Giulia di Brescia. Dal 2016 al 2020 è co-direttore artistico del Teatro Libero di Milano insieme a Corrado Accordino.
Aurelio Colombo Scenografo e costumista
Laureato in Scenografia e Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Brera si forma presso il Teatro alla Scala di Milano conseguendo il diploma di specializzazione per Scenografi realizzatori. Si dedica per diversi anni all’attività di assistente alle scene e ai costumi collaborando principalmente con William Orlandi e Paolo Fantin. Da gennaio 2018 collabora in modo continuativo con l’allestimento scenico e gli Ateliers di scenografia del Teatro alla Scala di Milano. Nello stesso anno debutta come scenografo presso l’Opera nazionale sudcoreana KNO, Seoul con Così fan tutte di W. A. Mozart per la regia di Nicola Berloffa. Collabora con lo stesso regista per le scene di Carmen, per il Luglio musicale trapanese 2019, de La fanciulla del west all’Opera nazionale sudcoreana KNO, Seoul (rinviato 2021), de La Cenerentola al Teatro Comunale di Modena e di Hamlet all’Opéra de Saint-Étienne (2022). Nel 2019 debutta al Sociale di Como Aslico con L’elisir d’amore. Una fabbrica di idee da G. Donizetti e nel 2020 con Rigoletto. I misteri del teatro da G. Verdi – regia Manuel Renga disegnando per entrambi scene e costumi. Per lo stesso regista segue l’allestimento de La Traviata di G. Verdi per il Verdi Off – Festival Verdi 2020. Giuseppe Di Iorio Lighting designer Nato a Napoli, studia alla Guildhall School of Music and Drama di Londra. Recentemente firma le luci de La forza del destino (Festival Verdi, Parma), Otello (Oscarburg Operan, Norvegia), L’elisir d’amore (AsLiCo-Teatro Sociale di Como), Edipo re ed Edipo a Colono (Festival di Siracusa), Un ballo in maschera (Festival Verdi, Parma. Copenhagen Opera), La figlia del reggimento (Oscarburg Operan, Norvegia), La traviata e Il trovatore (Teatro alla Verdura Palermo), Farnace (Teatro La Fenice, Venezia), Parsifal ed Ernani in streaming (Teatro Massimo di Palermo), Zaide (Teatro dell’Opera di Roma e AsLiCo-Teatro Sociale di Como), Ermione (Teatro di San Carlo, Napoli), Don Giovanni, Così fan tutte e Le nozze di Figaro (Teatro dell’Opera di Roma), Die tote Stadt ( Teatro alla Scala), Semiramide (Rossini Opera Festival XL), Carmen e Die Zauberflöte (Macerata Opera Festival), La bohème (Teatro Comunale, Bologna, premio Abbiati 2018), Raymonda (Balletto Reale Danese), Stiffelio (Festival Verdi di Parma, premio Abbiati 2017), My Fair lady e Singing in the rain (Chicago, Theatre Châtelet di Parigi e Teatro Mariinskij), Tetralogia di R. Wagner, Tristan und Isolde e Anna Bolena (Teatro São Carlos di Lisbona).
Barbara Cardinetti Coreografa
Barbara Cardinetti, grazie a una lunga carriera come danzatrice e coreografa, nei suoi progetti fa confluire competenze artistiche diverse e complementari: coniuga la dinamica e la verità dei corpi con immaginari visivi eleganti, onirici, poetici. La sua carriera ha inizio nel mondo della ginnastica ritmica, che ha praticato per più di dieci anni, vincendo diversi titoli italiani. La sua formazione come ballerina comprende importanti nomi della danza italiana ed internazionale, arriva a perfezionarsi all’Alvin Ailey School di New York. Come ballerina lavora con prestigiose compagnie partecipando a innumerevoli tournee mondiali. Lavora con coreografi del calibro di David Parsons, Brian Sanders, Christopher Harrison e l’italiano Ivan Manzoni. Come regista, coreografa e art director si divide tra spettacoli teatrali, programmi TV (Sky, Mediaset, Rai lavora con Luca e Paolo, Antonella Clerici, Fiorello, per citarne alcuni.), spot pubblicitari, videoclip musicali (ultimo “Hallelujah” di Andrea Bocelli) e grandi eventi. Firma con Daniel Ezralow e Desmond Richardson le coreografie per l’inaugurazione della Nuvola Di Fuksas a Roma. Dal 2009 porta in tournée in Italia e all’estero lo spettacolo Rhyth.mix con le campionesse di ginnastica ritmica di cui è regista e coreografa e per cui si avvale della consulenza tecnica di Emanuela Maccarani DT e allenatrice della Nazionale Italiana.
Giuseppe Califano Maestro del Coro
Musicista poliedrico dalla solida formazione classica, Giuseppe Califano è pianista, compositore e direttore d’orchestra. I numerosi progetti in qualità di pianista, come solista e in ensemble, lo hanno portato ad esibirsi in Teatri e Festival in Italia e all’estero, con repertori legati alla musica classica, alle colonne sonore, a progetti teatrali e concerti dedicati alla sua musica originale. Le sue composizioni per orchestra e ensemble sono eseguite in importanti Festival internazionali. Collabora stabilmente con attori e registi teatrali, case di produzione televisive e cinematografiche per la realizzazione di spettacoli e progetti per cui creare musiche originali. Ha collaborato nell’ambito dei progetti Education di AsLiCo come formatore per Opera domani. È Maestro del Coro Progetto 200.com per il Teatro Sociale di Como.
Maria Rita Combattelli Soprano
Diplomata con lode e menzione d’onore al Conservatorio di Musica Luigi Cherubini di Firenze, ha fatto parte dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Attualmente si perfeziona con Jessica Pratt. Nel 2017 debutta nel ruolo di Pamina ne Il flauto magico di W. A. Mozart al teatro San Carlo di Napoli. A luglio 2018 è nel ruolo di Clarina ne La cambiale di matrimonio di Rossini per il Festival Rossini in Wildbad diretta dal M° Jacopo Brusa con la regia di Lorenzo Regazzo. A novembre 2018 ricopre il ruolo di soprano solista ne La Pietà, Stabat Mater per due voci femminili con voce recitante e orchestra, diretta dal M° Nicola Piovani presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, al fianco di Amii Stewart e Gigi Proietti. A Luglio 2019 debutta Adina ne L’elisir d’amore di Donizetti al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, ruolo che riprende nell’ottobre 2019 riprende il ruolo di Adina all’Opera de Tenerife, produzione che verrà riproposta al Teatro Comunale di Bologna nell’aprile 2020. A gennaio 2020 vince il 71° Concorso Internazionale AsLiCo per Giovani Cantanti Lirici, presso il Teatro Sociale di Como, grazie al quale debutta nell’autunno/inverno 2020 il ruolo di Sophie nel Werther. Nel gennaio 2022 debutta il ruolo di Serena nell’opera inedita di Nicola Piovani Amorosa Presenza con la regia di Chiara Muti al Teatro Verdi di Trieste. Nel marzo 2022 torna a ricoprire il ruolo di Adina debuttando alla Royal Opera House of Muscat (Oman) nel progetto L’Elisir d’amore. Una fabbrica di idee. Nell’aprile 2022 è Antonia ne Les contes d’Hoffmann di Offenbach all’Opera de Tenerife.
Nico Franchini Tenore
Nico Franchini, tenore nato a Putignano (BA) nel 1992, ha intrapreso gli studi di canto sotto la guida del soprano Francesca Ruospo. Ha interpretato il ruolo di Rodolfo (La bohème), sotto forma di concerto, diretto da Donato Renzetti, Nemorino (L’elisir d’amore) presso il Teatro Persiani di Recanati, sotto la guida di Riccardo Serenelli, il Conte Ivrea (Un giorno di regno) con Sesto Quatrini, Cornelia ruolo entravesti (Il trionfo dell’onore) al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca, Don Luigino (Il viaggio a Reims) sotto la guida del M° Michele Spotti nel circuito di Opera Lombardia, l’Abate (Andrea Chénier) al Teatro Petruzzelli di Bari. Ha interpretato il ruolo del Conte D’Almaviva ne Il barbiere di Siviglia al teatro Mercadante di Altamura (BA). Ha interpretato inoltre il ruolo del Pescatore nel Guglielmo Tell presso il circuito di Opera Lombardia, Poisson in Adriana Lecouvreur presso al Petruzzelli di Bari, L’inviato Turco ne Il borghese gentiluomo di R. Strauss diretto dal M° Michele Spotti, durante il quarantaseiesimo Festival della Valle D’Itria, Nemorino ne L’elisir d’amore ancora al Petruzzelli di Bari e al Carlo Felice di Genova, dove ha interpretato inoltre il ruolo di Beppe/Arlecchino in Pagliacci di Leoncavallo. Nel 2022 ha partecipato alla produzione L’elisir d’amore. Una fabbrica di idee (progetto Opera domani AsLiCo-Teatro Sociale di Como) cantando il ruolo di Nemorino presso la Royal Opera House di Muscat (Oman). Si ricorda, poi, la sua esibizione al fianco di Leo Nucci sotto la direzione del M° Donato Renzetti in un concerto dedicato a Giusy Devinu. È stato vincitore della 70esima edizione del Concorso Aslico nel 2019.
Lodovico Filippo RavizzaBaritono
Inizia gli studi musicali da bambino nella scuola che forma i Pueri Cantores della Cappella Musicale del Duomo di Milano studiando pianoforte, organo, teoria musicale e canto. È stato l’unico baritono ammesso alla prima edizione della Bottega Donizetti 2021, dove studia con Alex Esposito, Michele D’Elia, Francesco Micheli, Riccardo Frizza, Damiano Michieletto. È vincitore del 73° Concorso AsLiCo nella categoria voci emergenti e frequenta i corsi di perfezionamento con Roberto De Candia, Marco Vinco, Yolanda Auyanet, Francesca Sassu, Jacopo Brusa, Hana Lee, Alessandro Trebeschi, Stefano De Luca. Debutta in opera come Alidoro in una riduzione de La Cenerentola di Rossini. È Ping in Turandot per EuropaInCanto, il Barone Douphol ne La traviata, cover di Israele nel Marino Faliero al Festival Donizetti 2020 diretto dal M° Riccardo Frizza, Norton ne La cambiale di matrimonio di Rossini, Lorenzo ne I Capuleti e i Montecchi, Mr Gobineau in The Medium di Menotti. Debutterà il ruolo di Don Giovanni a luglio 2022 nell’estate musicale Frentana a Lanciano e Chieti.
Matteo Mollica Baritono
Nato a Torino, si diploma presso il Conservatorio Giuseppe Verdi e si laurea in Statistica. Dal 2016 si perfeziona con il M° G. Botta. Giovanissimo, si esibisce in importanti teatri; debutta il ruolo di Bartolo ne Il barbiere di Siviglia di Rossini e per il progetto Pocket Opera di AsLiCo è Sharpless in Madama Butterfly di Puccini. Nel 2019 è Geppetto in Pinocchio di Valtinoni al Teatro Regio di Torino, debutta Dulcamara ne L’elisir d’Amore di Donizetti all’Auditorio de Tenerife, e nel 2020 al Tbilisi Opera State Theatre e al Teatro Comunale di Bologna. Nel 2021 vince il Concorso AsLiCo per giovani cantanti lirici come Don Magnifico ne La Cenerentola di Rossini, è La Duchessa, Il Gatto e Il Re in Alice di Matteo Franceschini al Teatro Comunale di Bolzano, Alcindoro e Benoit ne La bohème di Puccini a Torre del Lago, Mill ne La cambiale di Matrimonio di Rossini al Teatro Coccia di Novara. Nel 2022 è Don Magnifico per AsLiCo nella tournée di Opera domani e Mill a Novi Ligure. Prossimamente, i suoi impegni lo vedranno come Dulcamara al Teatro Sociale di Como e in un’opera contemporanea al Teatro Regio di Parma.
Mariia Kokareva Soprano
Nata a Tyumen (Russia) nel 1998, si è laureata dal Collegio dell’Arte dell’Istituto Statale di Cultura di Tyumen. Nel 2018 è entrata al Conservatorio di musica Luigi Cherubini (Firenze, Italia) nella classe della maestra Donatella Debolini. Vincitrice del 73° Concorso AsLiCo per giovani cantanti lirici per la categoria voci emergenti (Como, Febbraio 2022). Nel 2019 ha debuttato al Teatro dell’Opera di Varna (Bulgaria) come Micaela nell’opera Carmen di G. Bizet e ha interpretato il ruolo di Lauretta nella produzione di Gianni Schicchi del Conservatorio Luigi Cherubini (Firenze). Durante la sua carriera ha partecipato anche a vari concerti con l’Orchestra Statale Filarmonica di Tyumen, con l’orchestra statale di San Pietroburgo e con l’orchestra del Conservatorio Luigi Cherubini al Teatro Verdi di Firenze. Nel 2022 ha finito l’Accademia per i Giovani cantanti lirici al teatro Comunale di Modena Luciano Pavarotti-Mirella Freni.