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NABUCCOLO
da Nabucco di Giuseppe Verdi
OPERA KIDS – III Edizione
Adattamento musicale Federica Falasconi
Drammaturgia Federico Grazzini, Matteo Salimbeni
Regia e luci Federico Grazzini
Testi Matteo Salimbeni
Scene Andrea Belli
Costumi Valeria Bettella
Pupazzi Valeria Bettella, Paolo Pili
NOTE DI REGIA
La vicenda di re Nabucco incontra il racconto fiabesco in una storia dove i destini di oppressi e oppressori si intrecciano, dove temi quali la lotta all’ingiustizia, la conquista della libertà e della propria indipendenza offrono diversi punti di contatto con la fiaba. Data la complessità della trama dell’opera verdiana, abbiamo ripensato il soggetto in modo da rendere la storia di Nabuccolo più accattivante e fruibile da un pubblico di bambini. Ci siamo concentrati sulla vicenda di Fenena e Ismaele, sul loro amore impossibile, mettendo in risalto il carattere fiabesco e sviluppando il potenziale fantastico nella dimensione del teatro di figura. Lo spettacolo è quindi ispirato alla vicenda del Nabucco di Verdi ma in una veste drammaturgica nuova, capace d’integrare alcune delle pagine più significative dell’ opera di Verdi. Nabuccolo: una partitura di musica, affabulazione e gioco teatrale di pupazzi, attori e burattini. Una riduzione per pianoforte, voce e attori che vuole appassionare il pubblico di piccoli coinvolgendoli e avvicinandoli alla musica di Verdi attraverso il gioco e il teatro.
Federico Grazzini
LA TRAMA
Nabuccolo è il tremendo e spietato sovrano di Babilonia sempre pronto a far guerre e a rubare alla povera gente. Ha rinchiuso nel palazzo sua figlia, Fenena, e non vuole per nessun motivo che la principessa veda il suo amato Ismaele, il principe degli Ebrei, che vive a Gerusalemme. Fenena decide quindi di scappare in Egitto per poter vivere serenamente la sua storia d’amore con Ismaele. I due innamorati si incontrano lontano dal Palazzo e si promettono amore eterno ma Nabuccolo, avvisato della fuga della figlia, li raggiunge con il suo esercito e fa imprigionare Ismaele e Fenena a Babilonia. Fenena è rinchiusa nella stanza del fuso mentre Ismaele viene incatenato nelle prigioni del palazzo.
La principessa cerca in tutti i modi di mettersi in contatto con il suo amato e, grazie al suo ingegno, riesce tramite un filo a comunicare con lui. I due si scambiano lettere d’amore e speranza ma vengono scoperti da Nabuccolo che crudelmente taglia il filo che li teneva uniti. A quel punto Fenena si dispera nella sua stanza e riceve la visita della sua vecchia balia, Palmira, che le rivela un segreto: Nabuccolo è così malvagio da quando ha messo in capo la corona maledetta che porta sempre in testa. L’unico modo per liberarlo da questa maledizione è distruggere con un fulmine la corona. Allora Fenena decide di giocare d’astuzia e di convincere suo padre a salire fino in cima alla torre di Babilonia dove un provvidenziale fulmine lo colpisce in testa frantumando la corona in mille pezzi. Nabuccolo ritorna così buono e decide di liberare Fenena e Ismaele, lasciando che i due si sposino e promettendo di non fare mai più la guerra e di comportarsi da sovrano buono e illuminato.