Il Barbiere di Siviglia. Questa barba la facciamo, sì o no? – Opera it 2017

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Info

Il barbiere di Siviglia

Questa barba la facciamo, sì o no?

di G. Rossini

 

Rosina                          Arina Alexeeva       

Conte Almaviva             Stefano Sorrentino 

Figaro                          Gabriele Nani         

Don Bartolo                  Matteo Mollica       

Attore                          Marco Continanza / Davide Marranchelli 

Pianoforte                    Giorgio Martano

 

Regia                          Davide Marranchelli

Scene e costumi           Linda Riccardi

 

Produzione Teatro Sociale di Como – AsLiCo

 

Opera it – Progetto di teatro musicale per la scuola secondaria di II gradoVII edizione 14-18 anni

 

La più buffa tra le opere buffe in un allestimento di 75 minuti.

Il Barbiere di Siviglia compie 200 anni, ma ancora oggi continua a far divertire il pubblico in tutto il mondo. Perché? Perché l’opera buffa, nella musica di Rossini, continua ad esserlo, buffa, a dispetto della sua età. Buffi i personaggi e buffe le vicende in cui si trovano, ma buffo diventa anche lo spettatore, che suo malgrado si riconosce nei vizi rappresentati in scena: chi di noi non è mai stato geloso di qualcuno, e non ha mai desiderato di tenerselo tutto per sé? Chi di noi non vorrebbe quello che vogliono il Conte e Rosina, ossia amare ed essere amati?

Un’opera giocata sulla comicità e sul travestimento.

La comicità è un insieme di “ingredienti” che, come per magia, combinati tra loro fanno ridere: il pubblico si diverte se quello che viene rappresentato è vero, e ci divertiamo ancora di più se quello che si racconta è una verità scomoda, se ci tocca nel vivo, e questo è un primo elemento, ma la verità da sola non basta, bisogna saperla dire! Il travestimento è per Figaro un modo stesso di vivere, è un factotum, e a volte può sembrare addirittura poco raccomandabile, assume ogni volta una forma diversa, si adatta al mondo che si trova davanti; un personaggio del genere sopravviverebbe benissimo anche nel nostro, di mondo, così liquido e in costante trasformazione. Nel Barbiere di Siviglia il tema dell’amore si intreccia con quello della ragione: non esiste destino che non possa essere manipolato dalla ragione. Homo faber fortunae suae, e questo Figaro lo sa bene! Anche un semplice barbiere può giostrare con astuzia le intenzioni dei nobili signori. Scaltro, geniale, un vulcano di idee.

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